Il sindacalista che guadagna 20mila euro al mese: “Non sono un ladro, me li sono guadagnati”
Non poche erano state le polemiche seguite alla denuncia di un dirigente Cisl, che aveva sottolineato come i dirigenti del sindacato di ispirazione cattolica percepissero maxi assegni e continuassero a rimandare l’entrata in vigore dei regolamenti sulla trasparenza ed il contenimento dei costi. Nel merito della discussione sulla retribuzione dei sindacalisti interviene ora Gigi Bonfanti, segretario generale dei pensionati Cisl finito al centro delle critiche proprio per la sua retribuzione complessiva: il 68enne guadagna infatti 225mila euro lordi l’anno, circa 19mila euro al mese tra pensione e altre indennità di carica.
Il sindacalista rilascia dichiarazioni molto interessanti al taccuino di Paolo Griseri, per Repubblica, dicendosi “orgoglioso della sua pensione” e spiegando: “Sono amareggiato ma non ho proprio nulla da nascondere. Quello che ho me lo sono guadagnato. Ho lavorato una vita. Ho studiato da medico, uno dei primi a Parma a dedicarsi alla professione arrivando da una famiglia di operai […] Della mia pensione non mi lamento e non me ne vergogno, sono orgoglioso di essermeli guadagnati”.
Quanto alle indennità aggiuntive come leader sindacale precisa: “Come segretario generale guadagno un migliaio di euro netti al mese. Inoltre fino allo scorso dicembre ricevevo l'indennità come membro del Cnel, anche lì poco più di un migliaio di euro. Questi li ho sempre devoluti in beneficenza e continuo a farlo ancora oggi che sono uscito da quell'organismo per mia scelta”. Infine, una considerazione sulle polemiche di questi giorni: “Non mi va di essere accomunato ai ladri di polli. Non è scandaloso che io abbia una pensione commisurata alla mia attività professionale. Sono scandalose certe retribuzioni per dirigenti che non hanno mai fatto una trattativa o una professione in vita loro”.
