La polemica scatenatasi in seguito all'annuncio di una proiezione in Senato dedicata al documentario Vaxxed, che promuove i falsi studi relativi all'esistenza di un legame tra autismo e vaccini condotti dall'ex medico britannico Andrew Wakefield, non accenna a placarsi. In seguito all'annullamento dell'evento e alla presa di posizione del presidente del Senato Pietro Grasso, sul proprio profilo Facebook il senatore Bartolomeo Pepe – ex M5S e attualmente parte del gruppo parlamentare Gal – ha continuato imperterrito a difendere le proprie ragioni su Facebook, sostenendo la tesi del complotto ordito dalle case farmaceutiche che, secondo il Senatore, nasconderebbero la verità ai cittadini.
Insomma, non pago delle evidenze scientifiche, della condanna di Andrew Wakefield intervenuta nel 2010 e delle dimostrazioni verificate effettuate nel corso degli anni da parte di numerosi scienziati, Pepe si rifiuta di credere alla scienza e sostiene che per essere veritiere queste ricerche è necessario "non siano finanziate da lobby farmaceutiche, ma siano frutto di una ricerca indipendente".
Il 28 settembre scorso, sotto al post pubblicato da Bartolomeo Pepe sul suo profilo per sponsorizzare il dibattito organizzato nella sala di Santa Maria in Aquiro del Senato per il 4 ottobre, al quale avrebbe preso parte anche l'ex medico britannico Wakefield, interviene Daniele Matteo Cereda, ragazzo bergamasco di 33 anni affetto sin dalla nascita dalla sindrome di Asperger, comunemente considerata una forma dello spettro autistico ad alto funzionamento. Il ragazzo scrive un lungo commento in risposta all'iniziativa del senatore:
Senta, "onorevole" Bartolomeo Pepe. Chi le sta scrivendo, ossia io, è una persona che vive nello spettro dell'autismo. Autistico ci sono nato. Vivo da autistico. Morirò da autistico. Di sicuro non esiste alcun vaccino che causi l'autismo, in quanto si tratta di una condizione neurologica, in cui le sinapsi ed i collegamenti tra i vari neuroni si formano in maniera differente rispetto alla persona neurotipica (o non autistica). Queste continue balle, perché sono BALLE, sono un offesa verso chi come me è autistico e\o genitore di bambini autistici. E' semplicemente VERGOGNOSO continuare con la farsa di accusare i vaccini per l'esistenza dell'autismo.
Queste truffe sono offensive e lesive nei confronti di chi, come me, è persona nello spettro dell'autismo […] Lei ha semplicemente alimentato un tema allarmistico oltre che pseudoscientifico. Oltre ad essere un tema ove è stato pluri-dimostrato non esistere alcuna correlazione tra vaccini ed autismo. Ci ha creato ulteriore preoccupazione, alimentato ulteriormente uno stereotipo e invogliato gli antivaccinisti a disturbarci per dire "abbiamo ragione, ascoltateci, pure Pepe è daccordo con noi". Si vergogni e domandi scusa a chi, come me, è autistico. Anzi, faccia di meglio: si dimetta.
Inizialmente il senatore Pepe risponde a Cereda con toni abbastanza blandi, continuando però a ribadire la sua posizione priva di qualsivoglia fondamento scientifico, ovvero l'esistenza di un legame tra somministrazione di vaccini e autismo. Anzi, ancora meglio: il senatore arriva anche a creare una correlazione tutta sua: "non mi risultano bambini danneggiati dal non farsi il vaccino, mentre viceversa ci risultano molti casi nelle persone vaccinate con vaccini che usano questi audivanti".
La discussione prosegue per molto tempo, arrivando a trascendere nei toni. Il senatore Pepe inizia a insultare e bannare chiunque tenti di sostenere che le sue convinzioni sono frutto di vere e proprie scorrettezze e che la comunità scientifica ha più volte provato che le teorie di Wakefield altro non sono che spazzatura. Il senatore, non nuovo a uscite complottiste esilaranti, comincia inoltre a sostenere che le persone intervenute nella discussione siano troll, degli utenti al soldo delle lobby farmaceutiche, pagati per sostenere le tesi "del pensiero unico" e screditare i liberi pensatori.
Pepe propone dunque a Daniele di organizzare un dibattito e chiama in causa Gabriella Lesmo, autrice della pagina Autismo e Vaccini, la quale sostiene essere un'esperta del campo. La Lesmo, però, come sottolinea Cereda è tutto fuorché un'esperta del campo: è una pediatra, non un'immunologa o virologa. Insomma, un medico, non una scienziata esperta di vaccini. La discussione in seguito degenera e il senatore Pepe inizia a insultare Daniele, a dargli senza troppi giri di parole del "figlio di ‘ndrocchia" e, in seguito, del figlio di puttana. Il tutto accade sotto gli occhi della madre di Daniele Matteo Cereda, la quale a un certo punto interviene nella discussione con il senatore Pepe, il quale ormai nemmeno più crede al fatto che Daniele sia realmente affetto dalla sindrome di Asperger, spiegando che il figlio è davvero portatore di sindrome autistica e non mente. Pepe non crede nemmeno alle parole della madre di Daniele e chiede per ben due volte che gli si fornisca il "reperto", sbagliando perfino terminologia.