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Il senatore M5s Lannutti insulta i tedeschi: “Merkel? Troppi diktat dai nipotini di Hilter”

Si scatena una bufera contro il senatore del Movimento 5 Stelle, Elio Lannutti, che in un post su Facebook insulta la Germania e la cancelliera tedesca Angela Merkel: “L’offerta della Merkel, Sant’Angela patrona d’Europa? Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hilter e degli stati canaglia suoi complici”. La frase è stata poi modificata.
A cura di Stefano Rizzuti
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Elio Lannutti non è nuovo a uscite infelici e a polemiche sulle sue dichiarazioni. Era già successo nei primi mesi della legislatura, per le sue tesi sui Protocolli dei Savi anziani di Sion. La nuova uscita infelice riguarda la Germania e Angela Merkel. Con un post su Facebook che il senatore del Movimento 5 Stelle ha poi modificato, dopo la pioggia di polemiche che ha suscitato. La prima versione del post non lascia spazio a interpretazioni: “L’offerta della Merkel, Sant’Angela patrona d’Europa? Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hilter e degli stati canaglia suoi complici”. Un post scritto commentando un articolo di Famiglia Cristiana sulle condizioni del sostegno tedesco all’Italia. Poi la modifica: i “diktat dei nipotini di Hilter” diventano “i diktat della Germania”. Una frase molto più soft e quasi obbligata dalle polemiche.

M5s prende le distanze da Lannutti

Anche il Movimento 5 Stelle scarica il suo senatore. In una nota dei pentastellati si legge: “Il Movimento 5 Stelle prende nettamente le distanze dalle affermazioni offensive del senatore Elio Lannutti nei confronti del popolo tedesco. La Germania è e resta un paese amico che con noi fa parte della grande famiglia europea. Eventuali divergenze o punti di vista diversi sono normali, nell'ambito della democratica dialettica politica europea, e non giustificano in alcun modo parole di una tale gravità”. Critiche anche dal capogruppo del M5s al Senato, Gianluca Perilli: “Le parole del collega senatore Elio Lannutti rivolte alla Germania, alle sue istituzioni e ai suoi cittadini sono inaccettabili e gravemente offensive. Accostare le dinamiche politiche ed economiche dei nostri anni ad un’immane tragedia del ‘900 è un errore che nessuno può permettersi di fare”.

Renzi contro Lannutti: squallido, non conosce vergogna

Il primo a sollevare la polemica, esprimendo tutta la sua indignazione, è stato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: “Dopo aver offeso gli ebrei e tutta la comunità civile con la riproposizione dei peggiori insulti antisemiti, uno squallido senatore del Movimento 5 stelle insulta oggi la Merkel e attacca gli amici tedeschi definendoli ‘nipotini di Hitler’. La mia solidarietà alla cancelliera, al popolo tedesco. Quel senatore non conosce la parola vergogna. Mi vergogno io per lui. E mi vergogno per il Movimento Cinque Stelle che non ha ancora espulso gente così”.

Critiche anche dal Pd, con il deputato Emanuele Fiano: “Nessun sincero democratico può accettare le parole orribili utilizzate dal senatore Lannutti nei confronti della Germania. Visto che non leggiamo ancora di prese di distanze nette nei confronti delle parole pronunciate da un parlamentare di maggioranza, sono io a scusarmi con il popolo tedesco. Ridurre la storia e i suoi drammi a battute social fa orrore e porta a indecenze come la citazione, sempre da parte di Lannutti, dei Protocolli dei Savi anziani di Sion”.

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