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Il senatore di Fratelli d’Italia che fa notare che ai rave non si può usare il Pos per bere o drogarsi

“Come mai voi che siete ossessionati dal Pos non vi siete chiesti perché migliaia di persone ai rave ballano, bevono, si drogano (ma su quello neanche fuori dai rave c’è il Pos) senza poter utilizzare un metodo di pagamento elettronico?”: è la domanda che ha posto il senatore di FdI Giovanni Berrino durante la discussione generale sul decreto Rave.
A cura di Annalisa Girardi
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Perché la sinistra non si è mai chiesta come mai all'interno dei rave non si possa usare il Pos? È la domanda del senatore di Fratelli d'Italia, Giovanni Berrino, rivolta ai colleghi dell'opposizione durante la discussione generale sul decreto Rave a Palazzo Madama. "Vi siete mai chiesti voi, che spesso ci avete attaccato come coloro che favoriscono l'evasione, come mai dentro ai rave non ci sia un Pos? Come mai voi che siete ossessionati dal Pos non vi siete chiesti perché migliaia di persone mangiano, bevono, ballano, si divertono, si drogano (ma su quello neanche fuori dai rave c'è il Pos) senza poter utilizzare un metodo di pagamento elettronico?", ha detto Berrino.

Il senatore del partito di Giorgia Meloni ha quindi proseguito il suo intervento in difesa del decreto voluto dal ministro Matteo Piantedosi, il primo provvedimento emanato dal governo: "Siamo stati accusati dall'opposizione di voler approvare un decreto ad hoc contro i così detti rave, come se il nostro governo, in piena crisi energetica e con la guerra alle porte dell'Europa, non avesse cose più urgenti a cui pensare. La nostra volontà era, ed è, non permettere che in Italia esistano zone franche dove la legalità è sospesa", ha detto.

Per poi aggiungere che l'obiettivo del dl Rave è anche quello di "tutelare quelle migliaia di imprenditori che per organizzare un evento devono ovviare ad una serie infinita di doveri e norme, quando chi organizza rave non deve badare alla minima regola di sicurezza, igienica e fiscale".

Proprio parlando di regole fiscali Berrino ha chiamato in causa la posizione del centrosinistra sui pagamenti elettronici. Per poi proseguire: "Vogliamo anche respingere con forza un modello di gioventù assolutamente sbagliato. Per tutti gli scorsi 10 anni non è stato fatto nulla in questo senso, ma il nostro governo è diverso".

Berrino quindi ha concluso: "Ci impegneremo a costruire una nazione dove nessuno si senta ai margini e nel segno della legalità daremo ai nostri ragazzi luoghi di aggregazione sani".

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