Il Senato vota no alla sfiducia di Alfano
Il Senato della Repubblica ha respinto la mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro dell'Interno Angelino Alfano in relazione all'espulsione della compagna del dissidente kazako Ablyazov e di sua figlia. La maggioranza ha dunque tenuto, senza eccessivi scossoni, nonostante qualche fibrillazione interna al Partito Democratico (sostanzialmente risolta dal vertice di ieri, con l'approvazione a larghissima maggioranza della relazione del segretario Epifani che confermava la fiducia nei confronti del ministro dell'Interno).
Il dibattito in Aula, per la verità, ha evidenziato più di qualche perplessità in merito alla gestione della vicenda e, sia rappresentanti della maggioranza che dell'opposizione hanno riconosciuto la "violazione dei diritti umani" e le incertezze nella ricostruzione dei fatti proposta dal ministro dell'Interno (e in parte sconfessata da dichiarazioni di funzionari e verifiche giornalistiche).
Come ricorderete, si trattava della mozione presentata dalle opposizioni (M5S e Sel) che individuava la "la responsabilità politica ed amministrativa del Ministro dell'interno […] con evidenti violazioni di norme ordinarie e costituzionali, nazionali ed europee, sia la responsabilità politica in capo al Ministro dell'interno, il cui comportamento, da un lato, rischia di compromettere, fatalmente, le vite di una madre e di una bambina del tutto innocenti e la cui unica colpa era stata quella di fare affidamento sulle istituzioni italiane e, dall'altro, la gravissima compromissione della credibilità internazionale dell'Italia e delle sue istituzioni: circostanze che non consentono l'ulteriore permanenza del Ministro dell'interno, in una carica di così grave responsabilità ed impegno". Ecco gli interventi in Aula di Zanda, Morra e Schifani:
