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Il Senato dice sì al decreto svuota-carceri e chiude i manicomi criminali

Con 226 voti favorevoli Palazzo Madama ha approvato il decreto del Ministro della giustizia, Severino, contro il sovraffollamento delle carceri, che allarga la possibilità dei domiciliari e impone la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari entro il 2013.
A cura di Antonio Palma
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Con 226 voti favorevoli Palazzo Madama ha approvato il decreto del Ministro della giustizia, Severino, contro il sovraffollamento delle carceri, che allarga la possibilità dei domiciliari e impone la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari entro il 2013.

Il Senato ieri ha dato il via libera al decreto del Governo relativo al problema del sovraffollamento delle carceri italiane e alle condizioni dei manicomi criminali. Il decreto cosiddetto svuota carceri è stato presentato dal Ministro della giustizia Paola Severino, dopo aver esaminato i documenti della Commissione senatoriale d'inchiesta avviata a seguito di alcune interpellanze dei Parlamentari sul problema. A favore del provvedimento si sono schierati la maggioranza che appoggia il Governo, formata da Pd, Pdl e Terzo Polo, mentre contro hanno votato sia Italia dei Valori che Lega Nord. Alla fine il decreto è stato approvato da Palazzo Madama con 226 sì, 40 no e otto astenuti e ora dovrà essere esaminato dalla Camera per essere definitivamente varato.

Il pacchetto rientra nel più ampio sistema di riforma della giustizia a cui il Ministro Severino sta lavorando, ed è stato ribattezzato svuota carceri perché allarga le possibilità di concedere gli arresti domiciliari alzando, ad esempio, la pena residua che si può scontare ai domiciliari. Lo scopo fondamentale è ridurre il sovraffollamento delle carceri, che ormai in Italia è diventato un problema molto grave che ovviamente si ripercuote sulla vita quotidiana degli istituti di detenzione provocando anche molti suicidi.

Oltre a influire sul rispetto della vita dei detenuti, il problema del sovraffollamento rende difficile anche il controllo degli istituti da parte della polizia penitenziaria che a più riprese ha contestato lo stato delle cose. Le misure, infatti, riguardano anche il fenomeno delle "porte girevoli" cioè degli arrestati che in tre giorni entrano nel carcere per poi uscire liberi o ai domiciliari. Con questo sistema si creano "problemi umanitari, sociali e di sovraffollamento" ha detto la Severino, ma anche problemi di organico con i poliziotti che continuamente devono eseguire le rituali procedure di ingresso e poi liberazione.

Il decreto svuota carceri, però, si occupa anche di un altro grande problema relativo alle custodie dei detenuti, quello dei manicomi criminali. Secondo il provvedimento entro il 31 marzo 2013 tutti gli Ospedali psichiatrici giudiziari sono obbligati alla chiusura, un intervento drastico reso necessario dopo l'indagine della commissione di Palazzo Madama, guidata dal Senatore del Pd Ignazio Marino, che ha accertato il completo stato di abbandono in cui versano i manicomi criminali italiani con pazienti lasciati soli a se stessi e strutture fatiscenti. Lo stesso Marino chiarisce che il decreto approvato dal Senato "sancisce tempi certi per l'individuazione delle nuove strutture, interamente a carattere ospedaliero con una rete di vigilanza esclusivamente esterna" superando dunque il modello degli ospedali psichiatrici giudiziari.

I prossimi passi in questa direzione saranno un decreto congiunto del Ministro della giustizia e di quello della Salute che stabiliranno la nascita di una struttura sanitaria in ogni Regione composta da solo personale sanitario con la Polizia Penitenziaria impegnata esclusivamente nel controllo esterno.  Soddisfazione per l'approvazione, infatti, è arrivata dallo stesso ministro della Salute, Renato Balduzzi "per il superamento di una pagina drammatica e vergognosa" del nostro Paese.

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