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Il regalo della Fornero: solo un esodato su 3 ha ricevuto “giustizia”

Ad oltre due anni di distanza, continua la telenovela esodati. Malgrado 5 interventi legislativi diversi, sono solo in 27mila ad aver ricevuto l’assegno.
A cura di Redazione
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Centocinquataseimila potenziali beneficiari dei provvedimenti di salvaguardia, 11 miliardi di euro di costi stimati in nove anni, 5 "sanatorie" e contorni ancora incerti per quel che concerne la platea dei "casi possibili": sono questi in estrema sintesi gli effetti del "disastro – esodati", la creatura di Elsa Fornero e del Governo Monti. A restituirci la fotografia di un pasticcio di dimensioni epocali è Enrico Marro sul Corriere della Sera che spiega anche il perché la questione sia tutt'altro che chiusa, malgrado, anzi forse a causa dei 5 interventi diversi di salvaguardia compiuti negli ultimi due anni: "Si è così costruito nel tempo un sistema complesso di regole a maglie sempre più larghe: dai lavoratori in mobilità a quelli che si erano licenziati, cioè dagli esodati in senso stretto a categorie assimilate, come i contributori volontari, persone che pur non lavorando più avevano scelto di proseguire la contribuzione all’Inps per andare in pensione, fino a comprendere, con l’ultima legge di Stabilità, anche i lavoratori che si sono licenziati prima del 2012 e poi hanno ripreso a lavorare (purché non a tempo indeterminato) anche se dovessero guadagnare bene (finora per questi c’era un tetto di 7.500 euro l’anno). Un sistema sempre più complicato, quindi, dove magari qualche poveraccio resta fuori da ogni tutela e altri sono fin troppo protetti".

Un ulteriore problematica è poi rappresentata dalla complessità dell'iter per il riconoscimento della condizione e per l'ottenimento dell'assegno: "Si parte con la legge, poi c’è il decreto ministeriale attuativo, quindi la circolare Inps. Nel frattempo passano parecchi mesi. Quando finalmente tutto è pronto, la domanda va presentata alla direzione territoriale del ministero del Lavoro , che fa una prima verifica, e poi la passa all’Inps per tutta l’istruttoria del caso". Una farraginosità che ha determinato una situazione ancor più complessa, con pratiche ancora in esame nonostante termini scaduti e con un bilancio complessivo decisamente preoccupante: "Le prime 3 salvaguardie erano state varate per mandare in pensione complessivamente 130 mila persone, le domande accolte finora perché con i requisiti in ordine sono quasi 80 mila e le pensioni in pagamento meno di 27 mila. Insomma, solo uno su tre col diritto certificato alla pensione sta incassando l’assegno."

Il tutto senza tacere delle stime più o meno accurate e della comunicazione tra Inps, governo e parti sociali che ha generato confusione e contraddizioni. Dall'allarme dell'Inps ai tempi del Governo tecnico (che parlava di oltre 390mila persone), alla minimizzazione del ministro Fornero, passando per una sovrastima della platea nelle successive manovre di aggiustamento, la certezza per ora è una: non sappiamo ancora con precisione quanti sono gli esodati. Né chi sono.

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