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Autonomia differenziata delle Regioni

Il referendum sull’Autonomia differenziata parte col botto: quasi 500mila firme in pochi giorni. Come si vota

Grazie all’attivazione della piattaforma digitale sul sito del ministero della Giustizia per la firma online dei referendum, il referendum abrogativo sull’autonomia differenziata parte col botto: oltre 350mila firme raccolte, vicinissimo l’obiettivo del quorum, 500mila firme.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sul referendum contro l'Autonomia differenziata ha avuto un impatto immediato e tangibile il rilascio della piattaforma digitale per la raccolta delle firme online, attesa da quattro anni.

A due settimane dall'avvio della campagna per il referendum abrogativo della legge Calderoli sull'autonomia differenziata la raccolta firma è partita lo scorso 20 luglio – sono già quasi 500.000 (il quorum richiesto) le firme raccolte attraverso la nuova piattaforma digitale, e si contano a decine di migliaia le firme apposte nei gazebo fuori dagli ospedali e nei mercati rionali, in prossimità dei luoghi di lavoro e in tutti i contesti di vita della popolazione.

Alla campagna, lanciata da Cgil, Uil e da un vasto schieramento di associazioni, hanno aderito tutte le forze di opposizione, indistintamente. L'accelerazione che si è vista negli ultimi quattro giorni è stata favorita naturalmente dall'attivazione della piattaforma digitale pubblica e gratuita dedicata alla raccolta delle firme per i referendum. Mentre scriviamo, le firme raccolte sono già 354.971, ma il numero crescerà sicuramente nelle prossime ore.

Il successo è confermato dal comitato promotore del referendum, che ieri ha eletto alla presidenza Giovanni Maria Flick. Già Guardasigilli nel governo Prodi del 1996 e presidente emerito della Corte costituzionale, Flick ha accettato l'incarico e già in settimana, tra domani e venerdì, si svolgerà la prima riunione.

"L’approvazione della Legge sull’autonomia differenziata è un grave attacco all’impianto costituzionale del nostro Paese", si legge sul sito del ministero della Giustizia, alla pagina dedicata all'iniziativa.

"Nel proporre differenti livelli di autonomia tra le Regioni a statuto ordinario, divide l’Italia e danneggia sia il sud che il nord, impoverisce il lavoro, compromette le politiche ambientali, colpisce l’istruzione e la sanità pubblica, smantella il welfare universalistico, penalizza i comuni e le aree interne, aumenta la burocrazia e complica la vita alle imprese, frena lo sviluppo. Per tali ragioni l’abrogazione della legge si rende necessaria ed è a difesa dell’unità del Paese", scrivono i proponenti.

Ecco il quesito:

Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?

Come si vota per il referendum abrogativo online

Sulla pagina dedicata del sito del ministero compaiono in basso una serie di iniziative, tra cui appunto il Referendum contro l'Autonomia Differenziata per l'abrogazione della recente legge Calderoli, ma non solo. È possibile votare anche per altri referendum online, per esempio i quattro contro il Rosatellum promossi dal Comitato Referendario per la Rappresentanza, e cioè abrogazione del voto congiunto tra candidati e liste plurinominali, niente soglie di accesso in Parlamento per liste autonome e coalizioni, obbligo per tutti i partiti (anche per quelli già in Parlamento) di raccogliere le firme per le candidature e abolizione delle pluricandidature. Per questi quattro il CoReRa ha mandato una lettera aperta per chiedere l'accorpamento a quello sull'autonomia differenziata. Nell'elenco c'è anche la Legge di Iniziativa Popolare per introdurre le preferenze nei collegi uninominali di Camera e Senato.

Per votare bisogna premere il tasto "Accedi" e subito dopo scegliere il sistema di accesso (SPID, carta di Identità elettronica, o Carta Nazionale dei Servizi). A quel punto ci si trova nella Home Page del Servizio, dove, in fondo, compare un "Elenco iniziative", fra cui quelle che abbiamo citato sopra. Selezionando il titolo dell’iniziativa referendaria, si possono visualizzare i dati della specifica iniziativa e nel caso, contribuire alla raccolta delle firme sostenendo l'iniziativa. Per farlo occorre selezionare il tasto "Sostieni iniziativa" per contribuire alla raccolta delle firme per il quesito referendario selezionato.

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Quindi si seleziona il tasto "Continua" per visualizzare i dati della sottoscrizione nell’anteprima dell’attestato di sottoscrizione; se l'anteprima risulta coerente, si può selezionare il tasto "Sostieni l’iniziativa" per rendere ufficiale l'adesione al quesito referendario. Successivamente si scarica l’attestato di avvenuta sottoscrizione selezionando il tasto "Scarica attestato". È possibile scaricare l’attestato di avvenuta sottoscrizione anche più volte tornando sulla home page e selezionando la funzione "Iniziative che hai sostenuto". Con questa funzione si possono visualizzare le iniziative già sottoscritte e, nel caso, scaricare l'attestato di avvenuta sottoscrizione.

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Le reazioni dei sostenitori del referendum contro l'autonomia

La risposta più soddisfacente da parte dei cittadini ha acceso l'entusiasmo delle opposizioni. "Mentre la destra spacca il Paese e divide le italiane e gli italiani in cittadini di serie A e cittadini di serie B, la nostra comunità è al lavoro per raccogliere le firme in tutta Italia e dire no a una riforma che taglia i servizi, privatizza il servizio sanitario nazionale e attacca l'istruzione pubblica, aumentando le diseguaglianze", ha scritto su Facebook, Elly Schlein, segretaria del partito democratico. "È una mobilitazione straordinaria, grazie alle nostre e ai nostri militanti, impegnati in questi fine settimana nei banchetti da Sud a Nord del Paese, sempre tra le persone".ù

"Abbiamo raccolto fin qui oltre 300mila firme per il referendum sull'Autonomia differenziata: è un grande segnale politico che i cittadini stanno dando a questo governo che vorrebbe con questa legge un'Italia frantumata, divisa. Bene, continuiamo così", ha detto il leader M5s, Giuseppe Conte.

"Il governo dei Fratelli di Mezza Italia e della Lega dei ricchi lontano di bisogni e dalle priorità degli italiani. Raggiunte le 300mila firme online in appena 4 giorni, per il referendum che fermi l'autonomia differenziata e salvi l'unità dell'Italia. È l'ennesima dimostrazione di quanto il governo dei Fratelli di mezza Italia e della Lega dei ricchi sia molto lontano dalle reali priorità e sensibilità degli italiani", è il commento su Facebook Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Questa partecipazione straordinaria dice una volta di più di quanto per i cittadini italiani i principi sanciti dalla nostra Costituzione – prosegue il leader di SI – siano inviolabili e da tutelare. E fra questi principi ci sono i diritti interi e uguali per tutte e tutti, a prescindere dalla condizione economica e dal luogo di nascita. Meloni è dalla parte sbagliata noi dalla parte giusta".

"È incredibile quello che sta accadendo per la raccolta firme che vuole fermare l'autonomia differenziata, 350 mila firme in pochissimi giorni. Questo vuol dire che molto probabilmente nelle prossime 36 ore raggiungeremo il quorum e quindi la soglia delle 500mila firme. Una valanga di persone sta facendo sentire la propria voce e si è già impegnata a firmare, a riprova che c'è una fortissima volontà popolare di bloccare questo spacca-Italia che divide il Paese in due e crea disuguaglianze sociali", ha detto il deputato di Avs e portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.

"Grazie alla piattaforma online per la raccolta delle firme digitali, le sottoscrizioni per il referendum sull'autonomia hanno già superato quota 300mila. Entro domani si dovrebbe dunque arrivare al quorum – ha dichiarato ieri Riccardo Magi, segretario di +Europa – Dopo aver atteso oltre due anni da quando è stato approvato il mio emendamento che istituiva questo strumento, si tratta di una piccola grande rivoluzione per la democrazia italiana. Senza la piattaforma, sarebbe stato davvero difficoltoso per il comitato promotore allestite banchetti sotto questa canicola estiva e sarebbe stato complicato per i cittadini trovare i tavoli dove firmare. Invece ora basta un click per poter esercitare il diritto costituzionale referendario. Ma c'è anche un dato politico che il governo non dovrebbe sottovalutare: gli italiani stanno firmando di giorno e di notte, a casa, in spiaggia, in piscina e in montagna, per dire no a questa autonomia differenziata che non ha consenso nemmeno dentro il governo. Meloni rifletta".

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