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Il Quirinale cancella il ricevimento per il 2 giugno: serve sobrietà

Quest’anno il tradizionale ricevimento alla vigilia della festa della Repubblica, a cui partecipano autorità, ambasciatori e altri esponenti della società civile, non si terrà, visto il tempo di crisi economica e sociale. Lo annuncia una nota del Colle.
A cura di Susanna Picone
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Quest'anno il tradizionale ricevimento in Quirinale alla vigilia della festa della Repubblica, a cui partecipano autorità, ambasciatori e altri vip, anche della società civile, non si terrà, visto il tempo di crisi economica e sociale. Lo annuncia una nota del Colle.

Quello di quest’anno sarà un 2 giugno – festa della Repubblica – all’insegna della sobrietà. Se nel giorno della festa nazionale, infatti, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano rivolgerà, come di consueto, in televisione il messaggio augurale agli italiani e presenzierà alla rassegna militare, il Colle ha però optato per qualche taglio nel giorno precedente. Il primo giugno non si terrà, infatti, il consueto ricevimento al Quirinale dedicato ad autorità, diplomatici e esponenti vari della società civile. Una decisione annunciata in una nota della Presidenza della Repubblica e presa “per ragioni di sobrietà e di massima attenzione al momento di grave difficoltà che larghe fasce di popolazione attraversano”. Nello stesso messaggio del Capo dello Stato viene reso noto che nel pomeriggio del 2 giugno saranno aperti, come di consueto, a tutti i cittadini i giardini del Quirinale e che nei capoluoghi di provincia le Prefetture renderanno omaggio “in termini strettamente istituzionali alla ricorrenza della Festa della Repubblica”.

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