Il programma di Stati Uniti d’Europa alle elezioni europee 2024: le proposte di Renzi e Bonino
Le elezioni europee dell'8 e 9 giugno rappresenteranno l'esordio assoluto di Stati Uniti d'Europa, la lista di scopo fondata da Emma Bonino e Matteo Renzi. Oltre a Più Europa e Italia Viva, ne fanno parte altri quattro tra partiti e movimenti politici: il Partito Socialista Italiano, i Radicali Italiani, i Libdem Europei e L’Italia c’è. Il nuovo partito ha presentato un programma suddiviso in 12 brevi capitoli. "Oggi l’Europa è a un bivio – si legge nella premessa introduttiva – o assume un ruolo centrale nel mondo o è destinata a rimanere marginale. È ora di mettere mano ai Trattati istitutivi e fare passi avanti verso gli Stati Uniti d’Europa, con un governo che risponda al Parlamento europeo, una politica estera, di difesa, fiscale e migratoria comune e l'eliminazione del voto all'unanimità. Un vero e proprio Stato Europeo".
La lista Stati Uniti d'Europa è stata presentata lo scorso aprile. Nasce con gli obiettivi di "superare la logica delle piccole patrie", di contrastare la destra sovranista e di creare una Difesa e quindi anche un esercito comune per tutta l'Europa. Emma Bonino è la capolista nella circoscrizione Nord-Ovest ed è candidata anche al Centro. Matteo Renzi è in lista in quattro circoscrizioni su cinque e ha dichiarato che, se venisse eletto, lascerà il suo posto al Senato per andare a Strasburgo. Ci sono volti noti anche tra gli altri candidati di Stati Uniti d'Europa. Il capolista al Centro è l'avvocato Gian Domenico Caiazza, ex presidente dei penalisti italiani e famoso per il suo impegno contro il giustizialismo. Nel nord-ovest ci sono la coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita e il giornalista Marco Taradash. Il capolista a nord-est è invece Graham Robert Watson, scozzese, già eurodeputato per un decennio nelle file dei Lib-Dem britannici. Al Sud c'è l'ex ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova, che a Fanpage ha ribadito come tra gli obiettivi del partito ci sia quello di portare Mario Draghi al vertice della Commissione europea.
Le proposte sulla politica estera europea
In tema di politica estera dell'Unione Europea, la lista Stati Uniti d'Europa compie una chiara scelta di campo, esplicitata anche nel programma. "Per tradizione, cultura, storia" – si legge – l'Ue "non può che situarsi convintamente nel cuore della collocazione atlantica. La cooperazione strategica con gli USA, al fine di difendere e valorizzare il patrimonio comune delle liberal-democrazie, rappresenta un necessario presidio". Renzi e Bonino fanno però notare come la pace "non vada solo evocata, ma anche attivamente difesa dalle minacce esterne". È questo, si legge, ciò che ha insegnato l'aggressione russa all'Ucraina. A tale scopo Stati Uniti d'Europa non solo ribadisce l'impegno nel sostenere Kiev con "nuove forniture militari", ma spinge anche per la creazione di un vero e proprio esercito europeo. Oltre alla "necessaria costruzione di una difesa comune europea", Stati Uniti d'Europa propone "con pari forza" di costruire un’efficace e strutturata azione politica e diplomatica dell’Unione per realizzare "una effettiva politica estera comune".
Abolizione del diritto di veto
L'introduzione di un esercito europeo e tutte le altre riforme proposte nel programma sono però precedute da un'importante modifica che renderebbe possibile (nei piani di Stati Uniti d'Europa) tutte le altre: il superamento del vincolo dell'unanimità. Nel programma si legge che "sarebbe naturalmente preferibile che l’Europa proceda (sic) unita e coesa", ma allo stesso tempo "l’assenza di coesione non può essere un freno". Non solo: dal momento che Stati Uniti d'Europa guarda con favore all'allargamento dell'Ue (a cominciare dall'ingresso dell'Ucraina), la lista di Renzi e Bonino ritiene ancora più urgente "coniugare il processo di integrazione con la riforma dei trattati". Si legge ancora: "Se già oggi è difficilissimo prendere decisioni all’unanimità in 27, ancora di più lo sarà in un’Unione più ampia, a 35 membri. Oggi la responsabilità di porre le basi per gli Stati Uniti d’Europa potrebbe ricadere su alcuni disposti a procedere più speditamente, aperti naturalmente ad essere raggiunti dagli altri con tempi diversi".
L'Europa della cultura
Nel programma di Stati Uniti d'Europa ampio spazio è dedicato alla cultura. Viene proposta l'introduzione di una cittadinanza europea, ma "non cittadinanza in senso giuridico, ad oggi già esistente, ma declinata in chiave culturale". Renzi e Bonino si dicono convinti che la cultura europea, fatta di "bellezza, arte, musica, letteratura, grandiosità architettonica", costituisca l’alternativa "al nichilismo senza speranza alcuna di redenzione del terrorismo". Spunta quindi la richiesta di inserire una #18app Europea, che ricalca l'analogo bonus promosso da Matteo Renzi quando era presidente del Consiglio, "per permettere ai neo 18enni di investire in cultura, libri, musei, teatri e musica in tutta Europa, quali autentici cittadini europei". A quest'idea si unisce quella di creare un Fondo unico europeo per la mobilità universitaria, che permetta ai giovani di iscriversi a qualsiasi università del territorio Ue.
L’Europa della solidarietà e della responsabilità
Sul tema dell'immigrazione, Stati Uniti d'Europa dichiara che "la solidarietà deve essere il fondamento della politica europea, con meccanismi che assicurino un trattamento umano e dignitoso dei migranti, contrastando il modello di business cinico e disumano dei trafficanti". L'impegno è quello di migliorare gli standard di accoglienza e le procedure di asilo, condividendo le responsabilità in maniera equa tra tutti gli Stati membri. Stati Uniti d'Europa chiede un nuovo piano d'azione europeo per le operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, che dia priorità alla sicurezza e alla dignità delle persone in pericolo. "Proponiamo quindi – si legge nel programma – di riformare Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, per un controllo efficace delle frontiere esterne dell'UE nel rispetto dei diritti umani, affinché sia sempre garantito il pieno rispetto delle Convenzioni Internazionali e della Carta dei Diritti Fondamentali".