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Il programma di Lettieri, 72 punti e non si parla di Camorra

Nei 72 punti del programma di Gianni Lettieri neanche l’ombra di un provvedimento contro la camorra, piaga economico-sociale di Napoli e della Campania tutta. Ecco i programmi di Lettieri e De Magistris a confronto.
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Quando si parla di Napoli, purtroppo, non si può non fare riferimento alla camorra, a quella che è la riconosciuta spina nel fianco del tessuto economico e sociale partenopeo. Il “sistema”, come lo definisce Roberto Saviano nel best seller Gomorra, insinua i suoi tentacoli ovunque: dal pubblico al privato, ogni settore dell’economia napoletana deve fare i conti con la bestia e non si può non notarlo. Tale realtà non può passare inosservata soprattutto per chi mira ad amministrare la città. Eppure questa grande assenza è ciò che balza agli occhi sfogliando il programma, lungo 72 punti, di Gianni Lettieri, candidato a sindaco di Napoli per il Pdl.

Legalità

Il tema della legalità, infatti, compare nel programma di Lettieri soltanto in riferimento alla necessità di diffondere il senso civico, oltre che all’abbattimento del racket e dell’usura. Sebbene la parola camorra non compaia neanche scorrendo i punti del piano politico-amministrativo di Luigi De Magistris, sono davvero tanti i provvedimenti relativi alla legalità che intende attuare il candidato di centro sinistra, come se non fosse già una garanzia il fatto che De Magistris sia un ex-magistrato che ha operato e lavorato sempre in difesa della legalità. Ad ogni modo i provvedimenti in tal senso includono l’istituzione di uno sportello anticorruzione presso ogni municipalità, la separazione fra carriere politiche elettive e ruoli tecnici accessibili soltanto per concorso, l’istituzione di una autorità di garanzia e trasparenza per le nomine nei Comuni, nella Provincia, negli Enti di 2° grado e nelle società partecipate, secondo quanto si legge nel “programma dei cittadini” che De Magistris ha analizzato e fatto proprio. La sfida napoletana, visto questa  assurda mancanza nel programma di Lettieri, sembra dunque incentrarsi sempre più sull'asse della legalità.

Ad ogni modo, le differenze tra i due programmi non finiscono qui; di seguito vi presentiamo un sunto di quella che è l’idea di città dei due candidati a Sindaco di Napoli.

Economia e Lavoro

Per ciò che concerne l’occupazione De Magistris non promette posti di lavoro, ma vuole operare per creare le condizioni affinché il lavoro sia un diritto di tutti e non un privilegio concesso a pochi. Per questo tra le chiavi che favoriscono lo sviluppo di Napoli ci sono in primis i laureati, che occorre trattenere creando terreno fertile per le loro competenze. A detta dell’ex magistrato, Napoli non merita di essere ridotta a un mero contenitore di centri commerciali; occorre puntare sulle eccellenze quali il settore aerospaziale, la Tirrenia, sfruttare il Cnr e rilanciare la produttività della zona orientale. Inoltre, per i giovani e le donne sarà previsto l’accesso facilitato al microcredito.

Anche per Lettieri il microcredito è un punto importante del programma amministrativo, così come le eccellenze, per cui è necessaria la collaborazione tra Università e imprese, oltre che tra università e amministrazione: a tal proposito ogni sei mesi verrà attuato uno screening dei curricula dei laureati dai quali estrarre profili di consulenti junior e senior. Infine verrà attuato “lo svecchiamento della pubblica ammministrazione” attraverso il prepensionamento di 5000 dipendenti comunali e l’assunzione di 1500 giovani laureati.

Trasporti pubblico e traffico

Per De Magistris Napoli è una città intossicata dall’inquinamento in cui il traffico deve essere ridotto all’osso: per questo il centro va integralmente chiuso al traffico privato. Per muoversi in città si potrà usufruire di una rete di trasporti pubblici efficiente, puntuale e organizzata oltre che economica. E’ necessario, pertanto, vincolare i contratti di servizio delle aziende del trasporto pubblico che si muovono da, per e attraverso Napoli, a carte di mobilità che dovranno essere stilate dal comune di concerto con tutte le aziende di trasporto. Per favorire il trasporto pubblico De Magistris prevede azioni come l’istituzione di un biglietto low cost al prezzo di 50 centesimi per un viaggio di 20 minuti, e l’estensione dell’orario del trasporto pubblico servizio fino alle 00.30 e tutta la notte nel week end. Il candidato a sindaco del centrosinistra, infine, propone zone a traffico limitato estese: l’automobile va lasciata a casa il più spesso possibile.

Per ciò che concerne i trasporti, Lettieri è decisamente più ambizioso riguardo le fasce orarie, per lui i trasporti pubblici dovranno essere attivi h24 e le metropolitane chiudere alle 2 di notte. Inoltre prevede il potenziamento delle linee ferroviarie che collegano le periferie e aggiornamenti coordinati, puntuali e online degli orari. Anche per il candidato a sindaco del Pdl, le zone a traffico limitato devono ampliarsi. Nel suo programma, però manca qualsiasi riferimento a ciò che concerne le modalità attraverso cui realizzare questa nuova idea di mobilità.

Ambiente e rifiuti

In una città che è finita troppe volte sotto i riflettori per l’emergenza rifiuti, la raccolta differenziata è un obbligo cui il comune non può e non deve sfuggire. La proposta di Luigi De Magistris è quella di attuare un efficiente sistema di raccolta porta a porta(PaP), sulla scia dell’esempio delle aree pilota dove la PaP è già realtà; proprio in queste aree infatti la percentuale di raccolta differenziata è del 70%. Anche gli STIR dovrebbero modificarsi e diventare TMM con estrusore; si dovrebbe attuare inoltre un sistema a tariffa che premia economicamente chi si comporta correttamente. Oltre allo smaltimento, i provvedimenti di De Magistris mirano anche a limitare la produzione di rifiuti attraverso la vendita di prodotti alla spina e recuperando i prodotti freschi invenduti della distribuzione commerciale per cederli ai più bisognosi.

La necessità di dare a Napoli una gestione dei rifiuti efficiente è sentita anche da Gianni Lettieri che a differenza dell’avversario si pone un obiettivo ambizioso e di chiara ispirazione berlusconiana: entro 100 giorno dall’insediamento della giunta partirà la raccolta differenziata porta a porta e entro un anno 50% di rifiuti riciclati. Congiuntamente a questo obiettivo, Lettieri prevede l’ istituzione di 10 isole ecologiche dislocate in diversi punti della città.

Energia

Entrambi i programmi prevedono l’istituzione di misure tese a favorire lo sviluppo e l’istituzione di impianti che sfruttano energie rinnovabili.

Sicurezza

Per Lettieri sicurezza vuol dire installare nelle zone della movida e del centro storico telecamere e sistemi di videosorveglianza, oltre che provvedere al miglioramento dell’illuminazione cittadina. Non da meno sarà l’azione della polizia municipale che vigilerà assieme ai cittadini volontari. Per De Magistris sicurezza è ridare Napoli e le meraviglie del centro storico ai suoi cittadini così come alla fruibilità del turista. Secondo De Magistris non si può lasciare in mano ai teppisti zone della città che sono patrimonio mondiale dell’Unesco. Ciò non vuol dire far diventare Napoli uno sterile museo, bensì far rivivere e valorizzare quei luoghi che oggi sono inaccessibili. Anche qui, i soggetti coinvolti sono diversi e si pone la necessità di un tavolo di concertazione dal quale partire per far godere di Napoli ai cittadini e ai visitatori. Infine, anche per De Magistris la polizia deve presidiare sempre il territorio.

Spazio cittadino

Lettieri insiste per l’abbattimento di edifici degradati nelle periferie, così come per “il dialogo con il demanio per l’utilizzazione di immobili pubblici adattabili a fini abitativi […] e la possibilità di affitti a canoni di locazione bloccati.”Un obiettivo che sta a cuore anche a De Magistris, che vorrebbe cancellare le differenze tra città e periferia. Il candidato del centrosinistra prevede l’abbattimento delle vele di Scampia e la costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica. Per riqualificare Secondigliano, invece, propone di collocarvi l’università e uno studentato: secondo De Magistris il problema principale del quartiere resta la povertà e l’indotto universitario potrebbe contribuire ad arginarla.

Politiche sociali

Per ciò che concerne le politiche sociali De Magistris propone l’istituzione di un “Assessorato ai diritti, alla cittadinanza e alla Sanità”. Più settario l’approccio di Lettieri che, invece, prevede la creazione di un “Assessorato alla famiglia, alla scuola e ai bambini”. A fronte dei provvedimenti di Lettieri tesi ad agevolare le mamme, a reinventare il ruolo degli anziani nella società al fine di impegnare il tempo libero, ad aiutare i “ragazzi meno fortunati della città” con adozioni a distanza, e all’istituzione di una “Villa del cane”, De Magistris risponde con nidi aziendali, prevenzione e presa in carico delle donne maltrattate o vittime di violenza, istituzione della Giornata mondiale contro l’Omofobia e creazione di un piano anziani. Per De Magistris la sfida è attuare “il riconoscimento dei diritti di cittadinanza di ognuno e la lotta ad ogni forma di discriminazione.

Cultura e intrattenimento

La proposta di De Magistris per la cultura dice: “voglio promuovere contratti di comodato, soprattutto per immobili in attesa di essere riattati, a favore di artisti, per farne atelier e sale musicali. Voglio sfruttare il Forum delle culture 2013 per un grande rilancio di Napoli. Intendo lanciare un’agenzia comunale per il microcredito specializzata nel sovvenzionare attività ad alto tasso di creatività ed innovatività, per giovani e creativi”. L’approccio di Gianni Lettieri è, invece, teso a sostenere le produzioni che scelgono Napoli come set per film, serie televisive, show, reality. Per ciò che concerne gli artisti di strada verranno effettuate delle selezioni e “le esibizioni nei luoghi pubblici (dalla metro, a piazza Plebiscito) saranno regolamentate così da garantire la qualità e la varietà dell’offerta, dando priorità ai giovani napoletani emergenti”. Nel programma di Lettieri c’è anche l’intenzione di riportare in auge la tradizionale musica napoletana, dedicandole un “apposito spazio – museo, destinato alle esibizioni e alla raccolta del materiale storico”.

Curiosità formali e sostanziali

Quello di Lettieri è un programma che potremmo definire top-down, calato dall’alto, ovverosia ideato da Lettieri e dal suo staff, che gli elettori si limitano a comprendere e valutare, attraverso il voto alle elezioni comunali di Napoli. De Magistris ha preferito operare diversamente, ovverosia attraverso la modalità bottom-up, e raccogliere le proposte e le idee dei cittadini all’interno del suo programma. Come dice spesso: “Democrazia è partecipazione” un’idea in cui ha dimostrato di credere sin dalla scrittura il programma. Infine, una chicca per gli amanti della retorica: nel programma di De Magistris si fa largo uso della prima persona singolare, “intendo” e “voglio” sono i verbi che utilizza più spesso. Diversa la scelta di Lettieri che, invece, fa uso di formule impersonali e della terza persona, sia singolare che plurale: es. “La città deve…”, “Il sindaco incontra i cittadini”, “I cittadini saranno..”.

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