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Elezioni europee 2024

Il programma del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee 2024: le proposte su guerra e ambiente

Il Movimento 5 Stelle presenta il proprio programma in vista delle elezioni europee dell’8-9 giugno: stop all’invio di armi e impegno per la pace al primo posto, ma anche tante proposte sull’ambiente e in difesa degli animali. Sull’immigrazione si parla di ricollocamenti automatici tra i Paesi membri.
A cura di Pietro Forti
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"L'Italia che conta" è il programma del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni europee. Il partito guidato da Giuseppe Conte l'unico dei grandi partiti italiana a non avere una famiglia europea di riferimento, dopo lo scioglimento nel 2019 del gruppo euroscettico Efdd, seguito alla Brexit. Il Movimento 5 Stelle oggi non è un partito che punta a uscire dall'Europa ma, si legge dal programma, a riformarla e a cambiarne la linea su alcuni temi.

Il principale di questi è stato inserito anche nel simbolo con cui il M5S correrà alle europee: se per le elezioni politiche il 2022 nella banda rossa compariva la data "2050", oggi c'è l'hashtag "#pace". Sulla linea tenuta dall'Unione europea sui conflitti in corso (Ucraina e Medio Oriente, ma anche la guerra in Sudan) ci sono molte proposte, a partire dallo stop all'invio di armi. L'altro grande protagonista del programma è l‘ambiente, che si conferma un tema chiave per i 5 Stelle e al quale sono dedicati diversi capitoli del documento diffuso dal partito.

Stop alle armi, le proposte del M5s

Il programma si apre con il capitolo "Riportare la pace in Europa", anche se il punto è allargato anche ad altri scenari di conflitto. Il Movimento chiede lo stop all'invio di armi all'esercito ucraino e l'apertura di una conferenza di pace tra il Paese invaso e la Russia. Sull'altro grande conflitto in corso, ovvero quello a Gaza, il partito di Conte chiede all'Europa di riconoscere lo Stato di Palestina e di mettere in discussione l’accordo di associazione Ue-Israele siglato nel 1995.

Il tema delle armi, però, è molto presente al di là del capitolo sulla guerra: il M5S chiede l'introduzione di sanzioni per quei Paesi che vendono armi a eserciti in guerra e maggiore trasparenza da parte delle banche sulle loro operazioni quando sono coinvolte in investimenti nelle armi.

Capitolo green, dalla pesca ai trasporti

Il programma dei 5S è molto dettagliato soprattutto sulle proposte che riguardano l'ambiente. All'ambiente è dedicato, per esempio, quasi tutto il capitolo che riguarda la salute, con una serie di provvedimenti su pesticidi, discariche e inceneritori. Il Movimento chiede inoltre una transizione sostenibile per quanto riguarda il trasporto individuale, continuando a incentivare il passaggio all'auto elettrica proteggendo il mercato europeo e chiede che vi siano nelle città più piste ciclabili e altre utilità per incentivare l'utilizzo della bicicletta.

La decarbonizzazione è in generale il dossier su cui il partito di Conte spinge di più. Tra le altre idee, spiccano un nuovo Recovery Fund strutturale contro la povertà energetica, che aiuti ad affrontare i costi della transizione energetica, e poi due proposte più strettamente finanziarie: la trasformazione della Banca europea degli investimenti (Bei) in Banca europea per lo sviluppo e la transizione ecologica (Best) e l'emissione di crediti fiscali europei per finanziare la transizione ecologica.

L'agricoltura è un altro tema a cui il M5S dedica molto spazio. Si punta a intervenire sulla Pac (Politica agricola comune) con norme a tutela degli agricoltori, ma grande attenzione è data all'origine del cibo non coltivato in Europa: il partito si schiera contro il trattato di libero scambio tra Ue e Mercosur (ovvero l'area di libero scambio del Sud America) e in generale a favore di maggiori controlli che favoriscano il Made In, italiano ed europeo.

Ma grande attenzione è data anche al mondo animale e più in generale al rapporto con gli esseri umani. Un intero capitolo è dedicato alle attività, con un no secco alla pesca a strascico e un'attenzione specifica alle frodi in ambito ittico. Il Movimento 5 Stelle si schiera poi contro gli allevamenti intensivi e in generale a pratiche "crudeli" sugli animali cresciuti per l'alimentazione, contro l'allevamento di animali da pelliccia e, infine, a favore della carne sintetica, oggetto di una legge che ne vieta la produzione in Italia.

No all'austerità e alla corruzione, "il male europeo"

Il Movimento segue la linea tenuta in Italia contro l'austerità: dopo essersi opposti al nuovo Patto di stabilità, chiedono una politica monetaria espansiva e più aperta al digitale, a partire proprio dall'accelerazione di transizione verso l'euro digitale fino al sostegno delle imprese che usano tecnologie blockchain. Un altro punto importante del programma finanziario dei 5S, poi, è la messa al bando dei paradisi fiscali.

Il contrasto al malaffare e alla corruzione è una battaglia fondante per i 5 Stelle e viene definito "il male europeo" nel programma: lotta al riciclaggio e un codice europeo antimafia sono i punti cardine di questa parte del documento. Ma si parla anche di corruzione interna al Parlamento europeo: ci si sofferma sul diritto alla trasparenza contro l'influenza delle lobby nell'Eurocamera, per evitare che si verifichino altri Qatargate.

Immigrazione, la "terza via" del M5S

Sull'immigrazione il Movimento 5 Stelle ha sempre mantenuto una linea contro l'apertura indiscriminata dei confini italiani ed europei. Il partito guidato da Giuseppe Conte, però, giudica negativamente l'operato dell'Unione in termini di gestione del fenomeno migratorio e chiede una "terza via". Tra i provvedimenti pensati, ci sono i ricollocamenti automatici per coloro che arrivano in Europa (basati sulle necessità del richiedente asilo ma anche su Pil, la popolazione e il tasso di disoccupazione del Paese di destinazione), l'attuazione al livello europeo dello ius scholae e un ampliamento della direttiva sulla "carta blu" (ovvero misure a sostegno di ricercatori e studenti o di lavoratori altamente qualificati) che aiuti ad attrarre specifiche competenze.

Il Movimento chiede all'Ue, inoltre, di agire al di là dei propri confini, con un contrasto attivo ai trafficanti di esseri umani e con politiche di cooperazione: in particolare, chiede che gli Stati membri siano fedeli alla promessa di dedicare lo 0,7% del proprio reddito nazionale lordo allo sviluppo dei Paesi di partenza delle persone migranti.

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