"La laurea a 28 anni con 110 e lode non serve a niente, meglio a 21 con 97" dice il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, quello del Jobs Act. Essendosi fermato alle scuole superiori (perito agrario) Poletti sarà andato a fiducia. Facciamo come fanno i selezionatori nelle aziende, analizziamo il suo curriculum: Poletti è stato tecnico agricolo, poi assessore comunista a Imola e da lì nelle fila dell'allora Partito Comunista Italiano non si è più fermato: consigliere provinciale, presidente di Legacoop in Emilia prima e poi presidente nazionale. Addirittura vicepresidente della federazione sportiva di Pallamano. E oggi ministro del governo di Matteo Renzi.
La storia di Poletti è esemplificativa. Non importa laurearsi a 21 o a 28 anni: basta entare nei canali giusti. Altrimenti non trovi e non troverai mai lavoro, fossi anche il più bravo fra i bravi.