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Il primo discorso di Ignazio La Russa da presidente del Senato: “Non sarò di parte, ve lo giuro”

“Vi giuro che cercherò con tutte le mie forze di essere presidente di tutti”: lo ha detto Ignazio La Russa nel suo primo discorso dopo essere stato eletto presidente del Senato.
A cura di Annalisa Girardi
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Ha iniziato ringraziando chi lo ha votato, chi non lo ha votato e gli esponenti dell'opposizione che lo hanno comunque sostenuto: sono queste le prime parole pronunciate da Ignazio La Russa nel suo discorso dopo essere stato eletto presidente del Senato. Ma anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Papa e Liliana Segre: "Non c'è una sola parola di quello che ha detto che non avrebbe meritato il mio applauso". Alla senatrice a vita e sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, La Russa ha anche consegnato un mazzo di fiori.

E ancora, l'ex ministro della Difesa ha voluto ringraziare le forze armate: "Lasciatemi dire che nella mia lunga vita politica i momenti più toccanti sono quelli in cui sulle mie spalle ho portato le bare dei soldati caduti in Afghanistan. E visto che la guerra purtroppo non è solo un ricordo, ma un'attualità drammatica e dolorosa, visto che parliamo dolorosamente di guerra per quello che i patrioti ucraini stanno soffrendo in questo momento, voglio dedicare a loro un pensiero".

La Russa quindi ha proseguito: "Ho la speranza di sapere che quelli che mi hanno conosciuto quando ho avuto ruoli istituzionali abbiano potuto apprezzare il mio totale rispetto per le istituzioni. Quando sono chiamato ad assolvere un ruolo sopra le parti posso assicurarvi che vi dedico assoluta dedizione. Sarò inflessibile nel difendere nella stessa identica maniera a difendere i diritti della maggioranza e quelli dell'opposizione".

Quindi ha aggiunto: "Ho iniziato a fare politica fin da neonato, mio padre faceva politica con le sue idee che non ha mai rinnegato. La mia famiglia era di destra, ma si respirava aria di libertà. Ho iniziato a fare politica nei momenti duri e durissimi della contestazione e del terrorismo. Davanti a noi abbiamo drammi, paure e preoccupazioni. Penso all'inflazione e al caro energia. Tocca a noi, maggioranza e opposizione provare a dare risposte dure e urgenti".

Il neo eletto presidente di Palazzo Madama ha parlato affermato che il Senato della Repubblica, già con il suo nome, rimanda all'unità di tutte le parti: "Sono sempre stato un uomo di parte, di partito. Ma in questo ruolo non lo sarò. È una lezione che ho appreso in tanti anni di militanza, ho cercato in ogni occasione di trovare un insegnamento, una crescita".

"In tanti anni di politica ho potuto vedere da vicino anche le più traumatiche evoluzioni della società italiana, non possono non dimenticare gli anni del terrorismo politico. I tanti ragazzi, di ogni colore politico, che sono morti per le loro idee", ha aggiunto citando il militante di destra ucciso a Milano Fausto Ramelli e quelli di sinistra di cui non furono mai trovati i colpevoli, Lorenzo Iannucci  e Fausto Tinelli.

"Non voglio fuggire davanti alle richieste di chiarezza. La senatrice a vita Liliana Segre ci ha parlato del 25 aprile, del 1° maggio e del 2 giugno. Potrei aggiungere la data di nascita del Regno d'Italia, che prima o poi dovrà diventare festa nazionale. Queste date, tutte insieme, hanno bisogno di essere celebrate da tutti. Perché solo un'Italia più coesa è certamente la migliore e più importante precondizione per affrontare tutte le criticità", ha continuato La Russa. "Il mio è un compito di servizio, oggi non devo cercare applausi o di captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno con i miei atti. Non c'è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa, vi giuro che cercherò con tutte le mie forze di essere presidente di tutti".

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