Il prezzo di quali prodotti del supermercato potrebbe calare con l’intervento del governo
Un paniere a prezzi calmierati, formato dai beni di maggior consumo. Quella del ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, è più di un'idea. L'ipotesi è sul tavolo da qualche giorno, frutto di una serie di incontri avvenuti nei giorni scorsi: Urso ha parlato con le aziende della filiera della pasta, insieme al ministro Lollobrigida, con quelle dei prodotti per l'infanzia e con la grande distribuzione organizzata (che viene chiamata normalmente Gdo). L'obiettivo del governo è arrivare a una nuova misura di contrasto all'inflazione, che sta mettendo in ginocchio le famiglie italiane. Il taglio del cuneo fiscale – che mostrerà i suoi effetti nelle buste paga di luglio – non basta, anche solo per dare la sensazione di recuperare un po' del potere d'acquisto perduto.
Da qui l'idea di intervenire su un paniere di beni di largo consumo. Non c'è ancora una lista definitiva, ma i prodotti indiziati sono quelli più acquistati: pane, pasta, riso, carne, pesce, frutta, verdure. Oltre che ovviamente sale, zucchero e farina. Dovrebbero essere inseriti anche i prodotti per l'igiene personale, così come quelli per l'infanzia.
Il progetto di Urso è portare a termine l'intervento nel più breve tempo possibile: "È iniziato un confronto che dovrebbe portarci a un'intesa con la grande distribuzione, ma dobbiamo coinvolgere anche il sistema produttivo – ha detto ieri il ministro – Penso che nella prossima settimana entreremo nel vivo di questo confronto per raggiungere formalmente un'intesa che possa consentire ai cittadini di percepire una significativa riduzione dei prezzi dei beni a maggior consumo".
Urso ha parlato esplicitamente di "un accordo che possa consentirci di fare delle campagne con un un paniere con una serie di prodotti calmierati", in aggiunta alla social card. Non è chiaro se questo porterà a una lista di prodotti – probabilmente quelli citati in precedenza – a cui verrà applicato un prezzo, o magari un tetto. Alternativamente, il governo potrebbe pensare a un pacchetto di prodotti di largo consumo a un prezzo standard.