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Il prete di Piacenza positivo al Covid-19: ricoverato dopo l’omelia sul vino diventata virale

È risultato positivo al coronavirus e ricoverato nel reparto di pneumologia don Pietro Cesena, il prete la cui omelia di Natale era diventata virale per alcune battute scherzose sul vino: “Gli astemi non vanno in paradiso” aveva detto. Anche durante il lockdown di aprile il sacerdote era finito al centro dell’attenzione mediatica per aver invitato i fedeli a partecipare comunque alle sue messe, nonostante i divieti, senza temere le multe delle forze dell’ordine.
A cura di Annalisa Girardi
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È diventato virale il video della messa di Natale pronunciata da don Pietro Cesena per la parrocchia Santi Angeli Custodi di Piazenza. "Bere con abbondanza, il vino è simbolo della vita eterna. Questo perché gli astemi non vanno in paradiso", aveva detto. E il filmato dell'omelia in streaming era subito finito in rete. Subito dopo tuttavia, nella notte tra venerdì e sabato, il prete si era sentito male ed era stato trasferito in ospedale. Dove è stato sottoposto a test ed è risultato positivo al coronavirus.

Per il giorno di Santo Stefano, sabato 26 dicembre, e oggi, domenica 27 dicembre, le messe sono state sospese alla chiesa di Borgotrebbia, quartiere nella periferia di Piacenza. Intanto molti fedeli che erano presenti alle celebrazioni di Natale sono stati messi in isolamento. Don Pietro Cesena si troverebbe ricoverato in pneumologia.

Non è però la prima volta che il prete si trova al centro dell'attenzione mediatica. E non è sempre stato per qualche battuta scherzosa durante la messa. Durante lo scorso lockdown, a metà aprile, quando le chiese rimanevano chiuse a causa dell'emergenza coronavirus, don Pietro Cesena aveva infatti invitato i fedeli a partecipare comunque alla messa, nonostante i divieti in vigore, dicendo loro di non temere le sanzioni delle forze dell'ordine: "Non pagate le multe della Polizia, non abbiate paura di venire a messa. Quello a cui ci hanno messo di fronte è anticostituzionale, è qualcosa di oppressivo. Andremo dai giudici, e tutto questo vedrete che verrà messo in discussione".

Questa la frase pronunciata lo scorso 19 aprile ad alcune persone che, ascoltando i suoi suggerimenti, si erano recate comunque in chiesa. Al termine della celebrazione, quel giorno, era arrivata però la polizia. E anche il vescovo di Piacenza aveva inviato una lettera alla stampa ribadendo la necessità di rispettare tutte le regole anti-contagio: "Abbiamo una tremenda responsabilità, perché il numero dei contagi e dei defunti è impressionante", aveva aggiunto.

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