Il Presidente Mattarella si è vaccinato contro il Covid all’ospedale Spallanzani
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è vaccinato all'ospedale Spallanzani di Roma. Il Capo dello Stato era atteso all'ospedale romano per le 12, ed è arrivato puntuale. Ad accoglierlo il direttore sanitario dell'ospedale, Francesco Vaia, e l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Attorno all'ospedale sono state organizzate ingenti misure di sicurezza. Mattarella ha ricevuto una dose del vaccino di Moderna.
Il Presidente Mattarella rientra naturalmente tra le categorie a rischio indicate dal piano vaccinale: compirà infatti il 23 luglio 80 anni, pertanto rientra nelle tempistiche vaccinali previste dalla Regione Lazio. La somministrazione delle dosi procede spedita, e gli anziani che si recano nella struttura si dicono soddisfatti, anche se un po' impauriti per gli effetti del siero. Questa mattina AdnKronos ha raccolto alcune voci di persone appena vaccinate: "Bene che il Presidente si vaccini qui – dicono – se è il suo turno è giusto così". C'è una signora accompagnata dal nipote, "87 anni a giugno" e "contenta di aver fatto il vaccino. Sono stati bravissimi tutti, visto che oggi si farà il vaccino anche il Presidente sono contenta due volte".
Poco prima dell'estate Mattarella, durante la prima fase della pandemia, in occasione del 2 giugno, aveva visitato lo Spallanzani ringraziando gli operatori sanitari per il lavoro svolto nei mesi più difficili.
Il Presidente aveva già annunciato nel suo discorso di fine anno l'intenzione di sottoporsi a vaccinazione, spiegando che lo avrebbe fatto nel rispetto del piano vaccinale della Regione Lazio, prenotando e mettendosi in lista come tutti i cittadini italiani: "La scienza – aveva detto rivolgendosi agli italiani il 31 dicembre scorso – ci offre l'arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Ora a tutti e ovunque, senza distinzioni, dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune". "Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili. Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi".