Il presidente Mattarella bacchetta i deputati coinvolti nella rissa alla Camera: “Scena indecorosa”
L'aggressione di Leonardo Donno, deputato del Movimento 5 stelle, avvenuta alla Camera la scorsa settimana durante la discussione sull'autonomia differenziata, e degenerata in una rissa nell'emiciclo, è stata una "scena indecorosa". A dirlo è il capo dello Stato, Sergio Mattarella: durante una conferenza stampa al termine dell'incontro con il presidente della Romania, Klaus Iohannis, il presidente della Repubblica si è concesso un raro momento di commento sull'attualità politica, condannando quanto avvenuto a Montecitorio.
È stata "una scena indecorosa che tutti hanno condannato", ha detto Mattarella. Anche se, in realtà, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivato più che altro un attacco a chi l'aggressione l'ha subita, cioè Donno, colpevole di aver "dileggiato" il ministro Calderoli offrendogli una bandiera tricolore. In ogni caso, il capo dello Stato ha proseguito: "Mi auguro sia di lezione e che faccia comprendere a chi la ha attivata che non sono questi i comportamenti parlamentari".
La domanda a Mattarella, in particolare, era stata se questo episodio potesse avere un effetto sulle trattative per la nomina dei vertici dell'Unione europea, diminuendo la credibilità dell'Italia. Ma è una conseguenza che il presidente della Repubblica ha escluso:"La tradizione del nostro Parlamento", ha detto, "è talmente nobile che questo episodio non può avere alcun tipo di influenza".
L'aggressione alla Camera ha portato a delle prime sanzioni già il giorno dopo, con la sospensione dai lavori per alcuni giorni dei deputati coinvolti (anche tra esponenti dell'opposizione, cosa che aveva suscitato le proteste della minoranza). Ieri, poi, Donno ha depositato una querela in cui ha indicato i nomi dei cinque presunti responsabili delle lesioni o tentate lesioni ai suoi danni.
Carlo Calenda, leader di Azione, si è detto in linea con le dichiarazioni del capo dello Stato: "La misura nei comportamenti e nelle parole e' indispensabile per non distruggere il ramo su cui tutti siamo seduti: le istituzioni repubblicane. Condividiamo fino in fondo le parole di Mattarella", ha scritto.
Sempre in tema di Europa, Mattarella ha evitato di parlare delle ultime elezioni: "Io abitualmente non commento i risultati elettorali. In Italia il mio ruolo è di assoluta imparzialità, e poi la coscienza democratica impone di rispettare sempre il voto". Anche se, ha aggiunto, "è importante ricordare che vi è un carattere irrinunciabile dell'Ue, nato da un patto di pace e democrazia e da alcuni valori che sono lo stato di diritto, la coesione sociale, la dignità di ogni persona e la volontà di accrescimento sociale. Chiunque ne faccia parte deve averle sempre come riferimento".