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backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Il presidente di Gioventù nazionale parla dopo l’inchiesta di Fanpage: “Non siamo nazifascisti”

Il presidente di Gioventù nazionale Fabio Roscani commenta per la prima volta Gioventù Meloniana, l’inchiesta di Fanpage.it che ha rivelato cosa accade all’interno della giovanile di Fratelli d’Italia, tra Sieg Heil e richiami al Ventennio. “La nostra realtà è sana, non c’è spazio per i nostalgici”, dice.
A cura di Giulia Casula
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"Gioventù Meloniana", l'inchiesta del gruppo Backstair di Fanpage.it
"Gioventù Meloniana", l'inchiesta del gruppo Backstair di Fanpage.it
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"Dentro Gioventù nazionale, così come in Fratelli d'Italia, non c'è spazio per razzisti, antisemiti, violenti e nostalgici dei regimi totalitari. La nostra è una realtà sana che non ha nulla a che fare con quella dipinta in un servizio di pochi minuti, confezionato con il solo scopo di infangarci". Fabio Roscani, presidente di Gioventù nazionale commenta per la prima volta l'inchiesta di Fanpage.it che ha rivelato cosa accade all'interno del movimento giovanile di Fratelli d'Italia, tra simboli nazisti e richiami al Ventennio.

Per il deputato di Fratelli d'Italia, il reportage realizzato dall'unità investigativa di Backstair, sarebbe "l’ennesimo servizio “taglia e cuci” che mostra degli atteggiamenti sicuramente sbagliati di minorenni e ventenni, ripresi a loro insaputa in un contesto di informale sguaiatezza. Atteggiamenti che, ribadisco, non abbiamo alcuna difficoltà a condannare e che non ci appartengono nella maniera più assoluta", dice intervistato dal Messaggero.

Secondo Roscani gli inni al Duce, gli insulti a omosessuali e neri, i saluti romani e i Sieg Heil ripresi dalla giornalista infiltrata all'interno dell'organizzazione giovanile (in cui si forma la futura classe dirigente di FdI) "non si possono considerare né una rivendicazione politica né tantomeno rispecchiano posizioni e programmi del nostro movimento giovanile".

La "vera notizia", dice il presidente di Gioventà nazionale, è che "per anni hanno provato in tutti i modi a raccontare le nostre organizzazioni giovanili come violente e pericolose, per escluderle dal dibattito democratico. Ma chi era alla ricerca di picchiatori e criminali è rimasto deluso. Mi chiedo cosa emergerebbe se si documentasse con gli stessi metodi quello che succede nelle aule universitarie occupate dai collettivi di sinistra o nei centri sociali", aggiunge.

Interrogato sulla sua posizione nei confronti del nazifascismo, risponde: "he cosa deve pensare del nazifascismo uno come me, nato nel 1990? Siamo lontani anni luce, storicamente, politicamente e sotto qualsiasi punto di vista, da quei regimi. Così come lo siamo da tutti i regimi del Novecento. Su questo Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale sono chiarissimi da molto tempo: non abbiamo avuto nessun problema a votare e condividere una risoluzione del Parlamento europeo di condanna contro tutti totalitarismi del Novecento, dal nazismo al comunismo", ribadisce. "Sono altri piuttosto a non riuscire a fare i conti con il passato e a non avere il coraggio di condannare con fermezza i regimi che gli stanno simpatici, come quelli di Stalin e del maresciallo Tito".

L'idea di destra che Giorgia Meloni ha perseguito dal suo ingresso a Palazzo Chigi, più moderata e atlantista rispetto agli slogan  gridati all'opposizione "rispecchia quella di Gioventù nazionale", assicura Roscani. "Lei è la nostra leader e proviene, proprio come la maggior parte della classe dirigente di Fratelli d’Italia, dalla militanza giovanile. Giorgia rappresenta un esempio per tutta la nostra generazione. Sta portando avanti, tanto in Italia quanto in Europa, quella rivoluzione conservatrice e identitaria che è il sogno per cui lottiamo da sempre", conclude.

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