video suggerito
video suggerito

Il presidente del Molise Donato Toma è indagato per abuso d’ufficio

La Procura di Campobasso ha messo sotto indagine per abuso d’ufficio il presidente della Regione Molise, Donato Toma di Forza Italia, e alcuni componenti della sua giunta. I fatti risalgono al 2020-2021.
A cura di Luca Pons
21 CONDIVISIONI
Immagine

Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, esponente di Forza Italia, è indagato per abuso d'ufficio. Ha ricevuto l'avviso di garanzia oggi, come alcuni assessori della sua Giunta: Vincenzo Cotugno, Nicola Cavaliere, Quintino Pallante, Vincenzo Niro e Filomena Calenda, oltre all'ex assessore Michele Marone e all'ex consigliere regionale Nico Romagnuolo. Le indagini si concentrano su fatti avvenuti tra il 2020 e il 2021, in relazione all'incarico di commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale di Campobasso-Bojano.

Perché Toma è indagato per abuso d'ufficio

Il 18 settembre 2020, la Giunta regionale aveva dato l'incarico a Nico Romagnuolo, votando all'unanimità. Il 29 settembre, il presidente Toma l'aveva nominato ufficialmente. Tra marzo e aprile 2021, poi, l'incarico di commissario è stato prorogato per altri sei mesi dal presidente e dalla Giunta. A giugno 2021, infine, l'Autorità nazionale Anticorruzione aveva ‘bocciato' la nomina di Romagnuolo, decretandola illegittima e facendolo decadere dalla carica. Le motivazioni dell'Anac erano le stesse portate avanti dalla Procura di Campobasso.

Secondo la Procura, la nomina avrebbe violato la legge sull'incompatibilità degli incarichi pubblici e privati: infatti, tra la fine di un mandato in un'istituzione pubblica regionale (come quello da consigliere regionale) e l'inizio di un incarico in un ente privato controllato dalla stessa Regione (come quello di commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale) devono passare almeno due anni. Romagnuolo, invece, era stato consigliere regionale supplente tra il 2018 e il 2020, pochi mesi prima di essere nominato commissario straordinario.

La tesi della sostituta procuratrice di Campobasso, Viviana Di Palma, è che questo abbia portato un vantaggio economico ingiusto a Romagnuolo, dato che l'incarico da commissario era retribuito con una paga di 3.500 euro al mese. In più, avrebbe anche danneggiato altre persone che, avendone i requisiti, avrebbero potuto concorrere per la nomina e ottenere quel ruolo.

Gli indagati avranno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o per chiedere di essere sentiti. Poche settimane fa, a fine gennaio, è stato condannato per lo stesso reato anche il predecessore di Toma, l’ex presidente di regione Paolo Di Laura Frattura del Partito democratico, per nomine avvenute nel 2016.

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views