Il presidente del consiglio comunale Pd: “Gli immigrati? Li lasciamo morire”
"Domani facciamo un giro in barca a vela, e se becchiamo degli immigrati a mare che facciamo? Li lasciamo lì, devono morire!". La frase è stata pronunciata da Salvo Sbona, presidente del consiglio comunale di Melilli, in provincia di Siracusa e segretario della sezione cittadina del Partito democratico, in un video pubblicato sul suo profilo Facebook e poi successivamente rimosso.
Il filmato, però, è stato ripreso dal deputato all'Assemblea regionale siciliana Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 stelle, che l'ha postato sulla sua pagina scrivendo che a "pronunciare queste terribili parole non è un semplice cittadino, magari male informato, ma il Presidente del Consiglio (Pd) del Comune di Melilli che, approfittando di un video su Facebook, ci fa conoscere la sua sconfinata umanità. Ce lo segnalano proprio mentre in aula stiamo discutendo la legge che disciplina l'elezione dei consiglieri comunali". Cancelleri ha auspicato che "qualcuno intervenga e faccia rinsavire il suddetto personaggio, magari ricordandogli che un Presidente del consiglio rappresenta la dignità non solo di tutto il consiglio comunale, ma soprattutto dell'intera comunità della città di Melilli, entrambi, con queste parole, ne escono completamente disonorati".
Il video ha provocato un vespaio di polemiche. Sbona si è difeso, dicendo che l'episodio sarebbe stato "artatamente manipolato" e, in realtà, "la frase era una denuncia": "La mia frase è una provocazione contro chi la pensa in quel modo. È una denuncia contro chi pensa che per risolvere il problema migranti bisogna lasciarli a mare. Nel video intero è evidente. È stata estrapolata una parte e usata artatamente, proprio da chi invece usa il razzismo come campagna politica". Il consigliere ha però ammesso "un po' di imprudenza": "Era un contesto goliardico tra amici, che pensavo rimanesse limitato a quello".
Il segretario provinciale del Pd di Siracusa, Alessio Lo Giudice, ha provato a smorzare i toni, raccontando che Sbona l'ha "spontaneamente contattato per chiarire l'accaduto, ammettendo che si è trattato di una frase sicuramente infelice, sebbene in un contesto ironico volto a canzonare proprio chi sostiene posizioni contrarie ai principi della solidarietà e dell'accoglienza. Detto questo, si tratta di un comportamento censurabile che, proprio per non lasciare spazio a speculazioni, deve essere evitato da chi rappresenta le istituzioni". Lo Giudice si è poi rivolto ai Cinque stelle, suggerendo "all'onorevole Cancellieri, a quanto pare dedito a cercare scoop sul Pd, di impiegare il suo tempo magari orientando in maniera diversa proprio il Movimento 5 stelle che, in tema di immigrazione, ha spesso strizzato l’occhio, a partire dal suo leader, a posizioni xenofobe. Il Pd, al contrario, è un'avanguardia europea sul fronte dell'accoglienza. Su questi temi, come su molti altri, nessuna lezione dunque dai 5 stelle".
