Il presidente argentino Milei a Roma visita di notte il Colosseo: l’abbraccio a sorpresa con il Papa
AGGIORNAMENTO: Il presidente dell'Argentina Milei è a Roma in questi giorni. In agenda ci sono incontri con Papa Francesco, con il presidente Sergio Mattarella e con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Dopo l'arrivo venerdì a Fiumicino da Israele, Milei e la sua delegazione, tra cui la sorella Karina, segretaria nazionale della presidenza, si sono recati all'ambasciata argentina in piazza dell'Esquilino, a due passi da Santa Maria Maggiore, quartier generale della visita. Però Milei, come ha riferito anche ‘La Nacion', storico quotidiano argentino, ha deciso di non alloggiare nel palazzo dove dormì, decenni fa, anche Eva Peron: il presidente e sua sorella hanno deciso di trasferirsi nel lussuoso Intercontinental Hotel Ambasciatori, in via Veneto, nel centro della Capitale.
C'è chi ipotizza che non abbia voluto occupare gli stessi appartamenti che ospitarono Evita, perché sarebbe stato troppo contraddittorio per lui che ha fatto della lotta al peronismo la sua bandiera politica.
Dopo aver annunciato via social un mini-rimpasto di governo, nella serata di ieri Milei e la sorella si sono anche concessi una visita notturna al Colosseo, immortalata in una foto condivisa sul profilo Instagram del presidente argentino. Un'altra foto su Instagram ritrae Milei di fronte al Mosè di Michelangelo, nella Basilica di San Pietro in Vincoli.
L'abbraccio con Papa Francesco fuori protocollo
Oggi invece Milei si è recato in Vaticano per la messa di canonizzazione della prima santa argentina María Antonia de Paz y Figueroa, detta ‘Mama Antula'. C'è stato anche un breve incontro con Papa Francesco nella Basilica di San Pietro in Vaticano, al termine della cerimonia di canonizzazione. Il Pontefice, che ha celebrato il rito, si è avvicinato sulla sedia a rotelle alla postazione di Milei. I due si sono stretti la mano e poi il presidente argentino ha abbracciato, fuori protocollo, il Santo Padre.
Domani Milei vede Mattarella e Meloni
Il programma di domani è serratissimo: di mattina alle 9.00, Milei e il suo seguito saranno nuovamente in Vaticano, al Palazzo apostolico, per l'udienza privata di papa Francesco al presidente e per i colloqui in Segreteria di Stato. Da questo incontro di ‘riconciliazione' Milei spera di strappare l'impegno del Santo Padre a tornare in visita in Argentina, il suo Paese natale, dove però non ha rimesso piede dalla sua elezione al soglio pontificio. I rapporti tra Milei e il Pontefice sono stati tesi nei mesi scorsi: Milei ha pesantemente insultato il Papa, salvo poi pentirsene per non inimicarsi troppo la parte di elettorato cattolico che si riconosce in Bergoglio.
Nel corso dell'udienza i due dovrebbero parlare di temi sociali e di difesa della vita, in particolare dell'aborto, questione sensibile riemersa nei giorni scorsi, con il partito del presidente, Libertad avanza, che ha presentato una legge che punta a vietare l'interruzione di gravidanza.
Successivamente il presidente argentino incontrerà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e per finire, alle 16.00, la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. La premier ha sottolineato di essere stata "la prima leader europea a chiamarlo" dopo la sua vittoria alle elezioni di novembre. "Una personalità affascinante", lo ha definito Meloni, ricordando che "Roma e Buenos Aires condividono valori comuni che definiscono la nostra azione di politica estera nell'attuale contesto internazionale".
Ma soprattutto Meloni ha sottolineato "i profondi legami storici e culturali" tra i due Paesi, con l'Argentina che ospita circa 25 milioni di italiani o di origine italiana. Con Meloni al governo – forte di un rapporto che è stato mediato dal leader di Vox Santiago Abascal, trait d'union tra la leader di Fdi e l'ultraliberista – l'anarco-capitalista Milei spera soprattutto in un rilancio delle relazioni economiche. E proprio per questo con una delegazione di rappresentanti di una trentina di imprese, accompagnate dalla ministra degli Esteri Daria Mondino, si recherà martedì in Confindustria per invitare l'Italia a investire di più in Argentina, in un contesto che resta difficile per il Paese.