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Covid 19

Conte annuncia nuovo Dpcm: “Nessun lockdown, dobbiamo tutelare salute ma anche economia”

Giuseppe Conte ha spiegato in conferenza stampa le nuove misure decise dal governo per la lotta al Coronavirus: “Nel nuovo Dpcm sindaci potranno disporre la chiusura di vie e piazze dove si creano assembramenti. Tutte le attività di ristorazione sono consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte. Per le scuole superiori verranno favorite modalità ancora più flessibili dell’attività didittica”.
A cura di Ida Artiaco
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Il premier Giuseppe Conte ha spiegato nel corso della conferenza stampa appena conclusasi a Palazzo Chigi le misure del nuovo Dpcm con provvedimenti ancora più restrittivi per contrastare la diffusione del Coronavirus. Il governo ha così deciso una stretta ulteriore, nel giorno in cui è stato registrato il record di contagi da Covid-19 nel nostro Paese, che ha superato quota 11mila, cifra mai raggiunta dall'inizio dell'emergenza, seppur con oltre 146mila tamponi effettuati. "Non possiamo perdere tempo – ha cominciato Conte – dobbiamo agire mettendo in campo per scongiurare lockdown generalizzato. Non possiamo permetterci nuova battuta d'arresto e compromettere il tessuto economico".

La bozza che circolava già nel pomeriggio è stata quasi interamente confermata. Tra le misure contenute nel nuovo Dpcm, c'è quella per cui "i sindaci potranno disporre la chiusura di vie e piazze dove si creano assembramenti. Tutte le attività di ristorazione sono consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte. Le attività scolastiche continueranno in presenza – ha aggiunto il presidente del Consiglio -. Per le scuole superiori verranno favorite modalità ancora più flessibili dell'attività didattica, con ingressi a partire dalle ore 9 e turnazioni pomeridiani. Vietate sagre, fiere locali. Sono sospese le attività congressuali. Incrementato lo smart working. Siamo consapevoli dei sacrifici economici con queste misure ma c'è l'impegno del governo".

Conte sottolinea anche la differenza rispetto all'inizio dell'emergenza: "La strategia che stiamo seguendo non può essere la stessa attuata in primavera, quando eravamo privi di mascherine e non riuscivamo a fare test su larga scala. Abbiamo raddoppiato i posti in terapia intensiva, siamo pronti a distribuire alle regioni altri 1600 macchinari. Abbiamo prorogato lo stato di emergenza per rafforzare le nostre strutture sanitarie, le scuole e gli uffici pubblici. La situazione ora è diversa. Dobbiamo tutelare salute ed economia, ma le misure più efficaci restano le precauzioni di base: utilizzo della mascherina, rispetto del distanziamento fisico e igiene delle mani. Dovremo attendere un po' di giorni prima di vedere il risultato di queste misure. Prestiamo massima attenzione alle persone con disabilità e alle loro famiglie: siamo consapevoli delle vostre  difficoltà e saremo vicino ai vostri bisogni. La situazione è critica, il governo c'è ma ciascuno deve fare la propria parte".

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