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Il “piano per il Sud” di Renzi: 100 miliardi di euro (di fondi Ue) per le Regioni virtuose

Il Presidente del Consiglio presenterà oggi le sue “risposte” al dibattito sul Mezzogiorno: ci sarà una cabina di regia per l’utilizzo dei fondi europei?
A cura di Redazione
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Alla vigilia della Direzione Nazionale del Partito Democratico, cominciano a circolare le prime indiscrezioni di una certa fondatezza su quale sarà il “piano per il Sud” del Governo guidato da Matteo Renzi. Il Presidente del Consiglio, nel pieno della polemica sollevata dai dati Svimez e dall’intervento di Roberto Saviano, aveva rimandato ogni considerazione ulteriore proprio alla direzione odierna, nella quale terrà una relazione centrata appunto sul tema dello sviluppo del Mezzogiorno. Ovviamente non mancheranno i riferimenti al piano per la banda ultralarga, con il Cipe che ha appena sbloccato 2,2 miliardi di euro (dei 12 complessivi che si prevede di mobilitare, inclusi 7 miliardi dai privati), e sugli altri provvedimenti presi dal Consiglio dei ministri di questa mattina, ma l’attenzione è centrata sulla polemica di queste ore, anche in considerazione degli equilibri interni al PD e dei rapporti con i Governatori delle Regioni meridionali.

In effetti, solo ieri Vincenzo de Luca aveva messo le mani avanti, proponendo “cinque punti di azione” per il Meridione:

1) Orientare gli #‎investimenti dei gruppi industriali pubblici, a cominciare da Fincantieri e Finmeccanica, verso il Sud e riequilibrando per il Meridione le quote di produzione industriale con particolare riguardo per i comparti dell'aerospaziale, dell'automotive e dell'agroalimentare;

2) Un programma stringente di investimenti per le #‎infrastrutture: banda larga, sistemi idrici, trasporto su ferro ed assi viari, portualità e sistema aeroportuale;

3) Innovazione profonda nella gestione dei #‎FondiEuropei con la creazione di un fondo di rotazione per sostenere le progettazioni esecutive;

4) Investimenti sulla #‎ricerca, negli atenei e nelle agenzie private, per l'innovazione in ambito industriale, aerospaziale e agroalimentare;

5) Piano di #‎Sicurezza per il Sud.

Da quanto si apprende in queste ore, però, la risposta del Governo dovrebbe essere di altro tenore. Il “piano” elaborato da Matteo Renzi (che non dovrebbe raccogliere la suggestione di un ministero per il Sud) sarebbe incentrato sull’utilizzo e sulla gestione dei fondi europei. A spiegarlo è Valentina Conte su Repubblica:

Il dossier visionato dal premier racconta di un bacino di quasi 100 miliardi da drenare nelle Regioni del Sud: 9-10 miliardi di vecchi fondi europei da rendicontare entro il 31 dicembre, altrimenti persi, 50 miliardi di nuovi fondi Ue della programmazione 2014-2020 e altri 54 miliardi del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) da utilizzare sempre entro il 2020, di cui 43 destinati al Meridione (l'80%). Quasi 100 miliardi in tutto, appunto.

La novità consisterebbe nella creazione di una struttura ad hoc, una cabina di regia, magari controllata direttamente dalla Presidenza del Consiglio (basterebbe un rafforzamento della delega ai fondi europei, forse), che sia in grado di premiare le Regioni virtuose, quelle cioè che spendono meglio i fondi europei. Come questo si tradurrà dal punto di vista normativo, resta ancora da capire.

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