Il piano del governo per fermare il caro benzina: niente taglio delle accise, ma arriva il bonus
Il governo Meloni sta preparando un intervento contro il caro benzina, ma di tagliare le accise non se ne parla. Conti alla mano, per l'esecutivo l'idea di ridurre il prezzo ai distributori come fatto lo scorso anno dal governo Draghi è impraticabile. Poco c'entra la battaglia – a tratti inspiegabile – condotta contro gli esercenti, a cui è stato imposto di esporre il cartello con il prezzo medio (che, in maniera poco sorprendente, non ha affatto contribuito ad abbassare il costo dei carburanti). È una questione di coperture. Di soldi, in sostanza. Il tesoretto a disposizione del governo ruoterebbe intorno ai due miliardi di euro: a tanto ammonta l'extra-gettito Iva ottenuto proprio grazie ai rincari dei carburanti. Perché se cresce il prezzo, crescono anche alcune imposte.
Cosa vuole fare il governo per fermare il caro benzina
L'idea, insomma, è quella di redistribuire quanto raccolto in più. Ma tagliare 25 centesimi di accise costerebbe un miliardo al mese. Troppo anche solo per arrivare a fine anno. Perciò il governo vorrebbe optare per un'altra misura targata Draghi, ma più selettiva. Un altro problema del taglio indiscriminato – dicono dalla maggioranza – è che favorisce tutti: chi fa il pieno alla Ferrari e chi all'utilitaria. Con un nuovo bonus 150 euro, invece, si andrebbe ad agevolare solo i redditi più bassi.
Come funzionerà il nuovo bonus 150 euro del governo Meloni
L'idea che filtra dalla maggioranza è proprio questa: replicare l'esperienza del bonus 150 euro del governo Draghi, magari condizionandolo alla spesa per il carburante. Si tratterebbe di una misura molto meno onerosa – all'epoca costò 1,8 miliardi di euro in tutto – e permetterebbe di aiutare solo chi è realmente in difficoltà, andando a selezionare i beneficiari in base al reddito, magari con una soglia massima di 20-25mila euro annui. Non è ancora chiaro in quali tempi e modi il governo abbia intenzione di approvare questa misura, ma da Palazzo Chigi fanno sapere che è più di un'idea. Anche perché il prezzo della benzina è nuovamente alle stelle, nonostante il cartello dei prezzi medi. E Meloni ricorda bene la flessione nei sondaggi dello scorso gennaio. Non fu un caso, ma un monito che la presidente del Consiglio intende ascoltare attentamente.