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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Il piano del governo Meloni per superare il reddito di cittadinanza: la riforma e il ritorno al Rei

La ministra del Lavoro ha spiegato che potrebbe essere reintrodotto il reddito di inclusione “rafforzato” per i percettori che non possono lavorare, per tutti gli altri ci sarà “un nuovo sistema” per trovare un impiego.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dal 2024 governo Meloni potrebbe tornare al reddito di inclusione, introdotto dal governo Renzi e poi sostituito dal reddito di cittadinanza ai tempi dell'esecutivo gialloverde. Tutto ciò dovrebbe avvenire nell'ambito di una riforma più ampia della misura di sostegno al reddito per le fasce più povere della popolazione. La guerra di Meloni e del suo esecutivo al reddito di cittadinanza, infatti, ha portato a una sostanziale abolizione dal 2024. Nel 2023 la misura resterà in vigore per soli 7 mesi per i percettori che possono lavorare – cosa li aspetti da luglio in poi non è dato saperlo – e per tutto l'anno per chi non è abile al lavoro, come minori, anziani e disabili.

Nel 2024, però, il reddito di cittadinanza non esisterà più. E cosa ne sarà dei milioni di persone in stato di povertà che vivono anche grazie all'aiuto dello Stato? Oggi ne ha parlato in un'intervista alla Stampa la ministra del Lavoro Calderone: "Su questo tema si è creata troppa polemica – ha attaccato – Nessuno dice, ad esempio, che si amplia la platea dei beneficiari di interventi di sostegno, con l'estensione ai nuclei con persone over 60 e alle famiglie con figli minorenni, oltre agli altri soggetti già tutelati". E ha aggiunto: "Nulla cambia rispetto all'offerta congrua, al di là della soppressione dell'aggettivo rimane il rimando alle condizioni di legge".

Calderone, però, ci ha anche tenuto a far passare un messaggio chiaro. Che poi è un po' il disco che Meloni ha inserito da anni: "Chi si trova in una situazione di difficoltà continuerà a essere tutelato, ma la povertà si contrasta con il lavoro e non con i sussidi a vita". Il problema, però, è che nessuno ha ancora messo in piedi una spiegazione realistica di come trovare lavoro a centinaia di migliaia di percettori in difficoltà. Ancora Calderone: "La strada passa attraverso la realizzazione di un sistema che preveda nuovi strumenti di incrocio tra domanda e offerta di lavoro, con il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati del mercato del lavoro". Insomma, nulla di particolarmente pragmatico o concreto.

Allo stesso tempo, però, cosa accadrà a chi non può lavorare, a cui verrà tolto il sostegno dal 2024? "Puntiamo a un reddito di inclusione, magari rafforzato ed esteso rispetto al passato", ha spiegato la ministra del Lavoro. Insomma, l'abolizione di cui tanto si è parlato è solo l'inizio di una riforma complessiva e necessaria. Al momento, però, i dubbi su tempi e contenuti sono ancora moltissimi.

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