Il piano del governo Meloni per lanciare il trimestre anti inflazione anche nei ristoranti
Il governo Meloni starebbe preparando un'iniziativa simile al trimestre anti inflazione nei supermercati, ma applicata ai ristoranti: l'obiettivo sarebbe di offrire prezzi calmierati su alcuni menù per famiglie con bambini. A riportarlo è il Messaggero, che parla di un'iniziativa chiamata "Aggiungi un posto a tavola che c'è un bambino in più". A gestirla sarebbe il ministero delle Imprese e del Made in Italy del ministro Adolfo Urso, che ha già coordinato le trattative che hanno portato al trimestre anti inflazione nei supermercati.
Sarebbero già avvenuti i primi incontri tra esponenti del ministero e associazioni datoriali che rappresentano le imprese della ristorazione, ma anche le associazioni di famiglie. Lo scopo, proprio come avvenuto per il trimestre anti inflazione, sarebbe arrivare alla firma di un protocollo condiviso. In quel caso, va ricordato, servirono diversi mesi di trattative. Per l'iniziativa nei ristoranti, la discussione si sarebbe avviata da poche settimane. Ma lo scopo sarebbe arrivare a un primo annuncio già a inizio dicembre.
Cosa prevederebbe in concreto il nuovo progetto? Uno degli obiettivi pratici sarebbe, ad esempio, arrivare a proporre dei menù bambini da meno di 10 euro. Ma si parlerebbe anche di prezzi calmierati sui piatti del territorio, e in generale di prezzi scontati su vari prodotti per favorire le famiglie più numerose.
Il Messaggero avrebbe preso visione anche dei verbali di uno dei primi incontri, che si è svolto il 7 novembre. Lo scopo, si legge, sarebbe di "promuovere nuove idee affinché i gruppi familiari (soprattutto quelli numerosi) possano frequentare i ristoranti che, invece, molto spesso sono oggetto di segnalazioni legate a prezzi elevati". Con l'orizzonte di arrivare a un "protocollo che consenta l'attivazione e l'annuncio dell'iniziativa a partire dai primi giorni di dicembre".
Il via dell'iniziativa vera e propria dovrebbe poi arrivare a gennaio 2024. La durata dovrebbe essere più ampia di quella del trimestre anti inflazione, e si parlerebbe di applicare gli sconti almeno per i primi quattro mesi dell'anno. Per il ministero il vantaggio sarebbe "raffreddare la spinta inflazionistica", oltre a creare "un nuovo rapporto di fiducia tra esercenti e famiglie invogliate a tornare a frequentare i locali della ristorazione, attraverso una campagna di comunicazione".
Resta da vedere come funzionerà nel dettaglio l'iniziativa. Una delle critiche rivolte al trimestre anti inflazione, che attualmente è ancora in corso, è che le aziende distributrici hanno avuto un ampio margine di scelta su quali sconti da applicare, su quali prodotti e con quali modalità. Quindi prima del via non c'era una garanzia su quali sconti le famiglie avrebbero effettivamente ottenuto.