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Il Pd sfida il governo Conte: “Basta con le chiacchiere sul reddito di cittadinanza, aumentiamo i fondi per il Rei”

Il Partito Democratico lancia una sfida al governo Conte e presenta un progetto di legge volto ad aumentare i fondi per il reddito di inclusione dagli attuali 3 miliardi a 6 miliardi totali: “Contro le chiacchiere del reddito di cittadinanza, possiamo aumentare i fondi per il reddito di inclusione. Dagli attuali tre miliardi, arrivando a sei miliardi, si possono raggiungere tutti i cinque milioni di persone che versano nella condizione di povertà”, ha dichiarato l’ex ministro Delrio in conferenza stampa.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Partito Democratico prosegue nel contestare il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle e lancia un'iniziativa – o meglio, una sfida – al governo Conte: "Contro le chiacchiere del reddito di cittadinanza, possiamo aumentare i fondi per il reddito di inclusione. Dagli attuali tre miliardi, arrivando a sei miliardi, si possono raggiungere tutti i cinque milioni di persone che versano nella condizione di povertà. Sarebbe per l’Italia un occasione storica”, ha spiegato il capogruppo dem Graziano Delrio in conferenza stampa. Secondo il Partito Democratico, il Rei avrebbe un vantaggio rispetto al reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle perché "non scoraggia le persone nella ricerca di un lavoro”, dunque sarebbe uno strumento migliore rispetto a quello ideato dai pentastellati.

"In Italia, come sappiamo, prima dei governi Renzi e Gentiloni, non esisteva una misura contro la povertà. Si spendevano 40 milioni di euro e oggi sono a disposizione 3 miliardi di euro ogni anno inseriti nel bilancio dello Stato. Stiamo sentendo in questi giorni molte chiacchiere, molte chiacchiere sul fatto che si bloccano gli immigrati e gli immigrati continuano a sbarcare come prima e più di prima; molte chiacchiere sui censimenti che prima si fanno e poi non si faranno; molte chiacchiere sulla riduzione delle tasse e l'aumento degli investimenti; molte chiacchiere sul reddito di cittadinanza che forse si farà un giorno, quando i centri per l'impiego lavoreranno bene. Qui stiamo invece parlando di una misura che con un piccolo sforzo e una piccola copertura permetterebbe di abbattere la povertà. L'Italia ha la possibilità, in pochi mesi, da qui all'approvazione della finanziaria, con l'approvazione di questo progetto di legge, di sradicare la povertà da questo Paese, un'occasione storica. Due milioni e mezzo di persone verranno già coperte dalla misura già dal prossimo 1 luglio e con un potenziamento dell'attuale misura si potrebbero raggiungere tutti e 5 i milioni di cittadini che versano in condizioni di povertà. Questa è la sfida che il Partito Democratico fa alla maggioranza, chiedendo di dare una risposta immediata a queste persone", ha spiegato Delrio in conferenza stampa.

Che cos'è il Rei

Il reddito di inclusione è una misura di contrasto alla povertà introdotta dal governo Gentiloni. La misura prevede l'erogazione di un contributo mensile ai nuclei famigliari che versino in condizione di povertà, ovvero risultino avere un reddito Isee inferiore ai 6mila euro annui; un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ai 20mila euro; un patrimonio mobiliare di massimo 10mila euro. Al Rei hanno diritto tutti i cittadini italiani o stranieri in possesso di permesso di lungo periodo con residenza continuativa in Italia da almeno due anni o rifugiati. Il Rei per le famiglie composte da un solo membro è di 187 euro mensili, per due è pari a 294 euro, per tre è di 382 euro, per quattro è di 461 euro, per cinque è di 534 mensili.

Dal primo luglio, la platea sarà allargata e dagli iniziali 1,8 milioni di potenziali beneficiari si passerà a 2,5 milioni di persone coinvolte dalla misura. Da luglio, infatti, non sarà più necessario avere in famiglia almeno "un minore, un disabile, una donna in stato di gravidanza o un disoccupato over 55" per presentare la domanda per ottenere il Rei.

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