Il Pd non voterà Berlusconi al Quirinale, dicono Letta e Orlando
Il Partito democratico non sosterrà la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. A stretto giro lo ribadiscono sia il segretario Enrico Letta e il ministro del Lavoro Andrea Orlando. "Non mi sembra ci siano dubbi. Non credo che la candidatura di Berlusconi sia in grado di essere votata dal Pd e nemmeno da una larga maggioranza", ha commentato il leader dem ospite di Cartabianca su Rai 3. Per poi aggiungere: "Faccio un ultimo pronostico: l'elezione del nuovo capo dello Stato non potrà che essere a larga maggioranza o cade il governo".
Secondo Letta "è assurdo pensare a candidati di bandiera di uno dei due schieramenti, come lo sarebbe Berlusconi". Gli fa eco il ministro Orlando: "È difficile dire come finirà la corsa al Quirinale e fare azzardi è sempre molto complicato. Ma penso che il Pd non voterà Berlusconi". Orlando, intervistato da Radio Capital, ha definito invece "molto auspicabile la possibilità di una donna al Quirinale", affermando che "se ci saranno le condizioni" bisognerebbe lavorare in questa direzione.
Intanto il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha sottolineato l'importanza di dialogare con tutte le forze politiche, destra compresa, per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. "Serve il confronto tra gruppi e tra forze politiche. Esistono un’area progressista e un’area di destra. Ma quando si ragiona per scegliere la figura che garantisca l’unità del Paese e rappresenti felicemente tutti gli italiani, allora c’è uno sforzo da fare, bisogna uscire dallo steccato dell’alleanza precostituita, dialogare anche con le forze di centrodestra e di destra. Si deve trovare una persona di grande profilo morale e autorevolezza che possa guidarci per i prossimi 7 anni", ha commentato in un'intervista con il Corriere della Sera. E come fatto da altre forze politiche, come anche Lega e Forza Italia, si è affrettato a blindare Mario Draghi a Palazzo Chigi fino al 2023.