Il Pd esulta dopo i ballottaggi: “Vittoria netta, 160 a 2 sul M5S”
Il giorno dopo la definizione dei risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative, in casa democratica prevale la soddisfazione rispetto al rimpianto per la sconfitta in alcuni Comuni di grande rilevanza, politica (Perugia e Potenza su tutti) e simbolica (Livorno, dove vince il Movimento 5 Stelle, e Padova, dove naufraga l'esperimento del dopo – Zanonato). A spiegare il perché della valutazione entusiasta del risultato è Lorenzo Guerini, vice segretario del Partito Democratico: "I numeri non mentono: abbiamo conquistato 160 comuni sopra i 15000 abitanti, 32 in più rispetto a prima e siamo passati da 15 a 19 capoluogo di provincia. In particolare abbiamo preso tutto il Nord".
Quanto ai dubbi espressi da qualche commentatore politico, risponde Bonaccini, responsabile enti locali del Pd, con un commento caustico: "Se vincere tre regioni su tre, in tre mesi e conquistare il 70% dei comuni capoluogo e superiori ai 15mila abitanti oltre ad alcune migliaia non debba ritenersi una vittoria netta, allora la matematica è diventata un’opinione". Certo, c'è la necessità "di discutere dei casi" in cui il risultato del Pd non è stato ottimale, ma la lettura renziana è condivisa dalla segreteria: "Questo voto ci consegna tramontata l’idea che esistano rendite di posizione perenni. Vale per gli altri, si vedano le splendide affermazioni al Nord, come Pavia e Bergamo, o in città come Pescara e Campobasso, e vale anche per noi, a partire da Livorno, Perugia e Padova".
È poi la pagina ufficiale del Pd su facebook a diffondere il confronto con la scorsa tornata delle amministrative, evidenziando la distanza tra il Pd ed il Movimento 5 Stelle in termini di presenza ai vertici delle Giunte dei comuni sopra i 15mila abitanti e soprattutto il netto successo ai danni del centrodestra, che perde oltre la metà dei Sindaci.
