Il Pd contro la nuova versione del Monopoli: “Non abolite la casella della prigione”
Una lettera all'ambasciatore americano, pubblicata a pagina 25 del Corriere della Sera, per denunciare una nuova versione del Monopoli. A scriverla sono stati sette deputati del Partito Democratico (Michele Anzaldi, Marina Berlinghieri, Matteo Biffoni, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gellied Ernesto Magorno), secondo cui la nuova edizione del popolare gioco da tavolo è diseducativa in quanto "inneggia alla finanza irresponsabile" e manca della casella della Prigione.
"In questi giorni, e contraddicendo la chiave etica del presidente Obama, l'azienda statunitense Hasbro starebbe per lanciare la nuova versione dello storico gioco da tavoloMonopoly. Stavolta però le tradizionali proprietà immobiliari sono sostituite da pacchetti azionari di grandi multinazionali. Si passa dall'acquisto di immobili alla speculazione in Borsa e inoltre, novità decisamente preoccupante, sarebbe stata abolita la casella della prigione", si legge nella missiva firmata dai parlamentari del PD. All’ambasciatore viene poi ricordato che “è tornato d’attualità lo scandalo dei mutui subprime che nel 2008 portò al crollo dei mercati azionari di tutto il mondo” e che il presidente Obama a pochi mesi dal crollo di Wall Street nel 2009 aveva sottolineato la necessità di “nuove regole per la finanza, che correggano l’irresponsabilità sfrenata che ha generato la crisi economica”.
"Mentre la Casa Bianca pone l'accento contro le frodi dei titoli e gli abusi degli strumenti finanziari – scrivono ancora -, il Monopoly, gioco che da generazioni alfabetizza i giovani sui meccanismi del libero mercato, torna ad esaltare la turbo economia che ha aperto la crisi finanziaria 2008, con il messaggio diseducativo che, in caso di violazione delle regole, non si viene puniti".
I deputati Pd chiedono quindi all'ambasciatore di "valutare eventuali provvedimenti delle autorità competenti o comunque una posizione critica sul nuovo Monopoly, gioco distribuito in tutto il mondo e quindi anche in Italia".