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Elezioni politiche 2018

Il Pd continua a perdere consensi: si ferma al 24,1%, il peggior dato dell’anno

Il Partito Democratico continua a calare nei sondaggi e tocca quota 24,1%, il peggior dato dell’anno. Secondo Youtrend, sulle intenzioni di voto pesano non solo la crescita di Liberi e Uguali e il calo di Ap, ma anche la strategia costantemente sulla difensiva adottata dal Pd in relazione al caso Boschi.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Partito Democratico, guidato dall'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, continua a calare nei sondaggi e in quest'ultima settimana ha registrato il peggior dato dell'anno, attestandosi al 24,1% dei consensi. A rilevare questo inarrestabile trend decrescente è la Supermedia settimanale realizzata da Youtrend per l'agenzia di stampa Agi. Come rileva Youtrend, questo calo però pare non esserci tradotto in una crescita sostanziale per i competitor, che comunque registrano performance migliori del Pd. Il Movimento 5 stelle si conferma al primo posto fra le liste con il 27,3%, manifestando grande stabilità nei consensi. Il centrodestra, invece, appare fermo rispetto alla scorsa settimana e registra una lieve flessione rispetto a un mese fa. Forza Italia si attesta al terzo posto con il 15,4% dei consensi, due punti esatti sopra la Lega di Matteo Salvini (13,4%), mentre Fratelli d'Italia risulta stabile al 5,1%.

La coalizione di centrodestra si conferma prima per consensi (35,8%) e continua a registrare performance migliori del centrosinistra, il cui dato di coalizione cala al 27,9%. Ap, il partito fondato dal ministro degli Esteri Angelino Alfano (che ha deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni) è sceso all'1,3% e anche questo contribuisce al calo del dato di coalizione del Pd. Per quanto riguarda Liberi e Uguali, la formazione di sinistra fondata dagli scissionisti Bersani, D'Alema e Civati e guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso, si attesta al 6,8%. L'aumento dei consensi di LeU potrebbe spiegare l'inesorabile calo dei consensi del Pd.

"Questo vantaggio del centrodestra inteso come coalizione potrebbe rivelarsi decisivo nei collegi uninominali dove basta un solo voto in più degli avversari per vincere il seggio: un vantaggio consistente a livello nazionale potrebbe tradursi in una vera e propria landslide. Tra i motivi dei recenti malumori di Salvini potrebbe esserci proprio questo: aver subito il ritorno mediatico di Berlusconi e il conseguente sorpasso di Forza Italia metterà la Lega in una posizione subordinata quando si tratterà di concertare le candidature di coalizione nei vari collegi uninominali", spiega Youtrend.

Per quanto riguarda il caso Boschi, per Youtrend "anche questa settimana è difficile non cogliere un nesso con le dichiarazioni rese dai vari Vegas, Ghizzoni, Visco di fronte alla Commissione parlamentare di indagine sulle banche. Da settimane ormai il Pd è costantemente sulla difensiva: non riesce nè a imporre un tema in chiave propositiva nè ad attaccare con successo gli avversari. E questo si riflette, inevitabilmente, sulle intenzioni di voto".

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