Il Pd accusa Fratelli d’Italia di candidare No Vax e negazionisti del Covid alle Europee
Alcuni esponenti del Partito democratico hanno denunciato la presenza di No Vax e negazionisti del Covid nelle liste di Fratelli di Italia in corsa alle prossime elezioni europee. Il riferimento, in particolare, è a Sergio Berlato, eurodeputato uscente e candidato nella circoscrizione Nord Est, noto alle cronache per le sue teorie sulla pandemia. Il primo maggio, tra l'altro, è intervenuto e moderato a un evento intitolato: "Dopo il grande imbroglio del Covid 19: pretendiamo verità e giustizia". I dem hanno quindi accusato il partito di Giorgia Meloni di mettere in lista i negazionisti del virus.
"Penso ai malati del Sud, alle famiglie dei pazienti, ai viaggi della speranza verso gli ospedali del Nord perché nel Sud la sanità pubblica è a pezzi e scopro che il partito del capo del governo, Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia taglia i fondi per la sanità pubblica e candida un No Vax alle elezioni europee", ha commentato Sandro Ruotolo, membro della segreteria nazionale del Pd e ricandidato alle europee. "Mettono in lista, dopo la presidente del Consiglio, un negazionista del Covid. Noi stiamo dalla parte della scienza e sosteniamo la sanità pubblica perché la salute è un diritto universale", ha concluso il giornalista.
Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità della Segreteria dem, ha aggiunto: "Fratelli d’Italia candida il No Vax alle elezioni europee e taglia i fondi alla sanità pubblica. Dalla pandemia avremmo dovuto tutti trarre una lezione: la politica non può fare a meno della scienza e l’Italia non può fare a meno del Servizio Sanitario Nazionale, universalistico e gratuito per tutti e tutte. Invece in un anno e mezzo di governo le uniche due iniziative di Giorgia Meloni sulla sanità sono state negare i diritti alle donne, mandando le associazioni antiabortiste nei consultori, e mettere in lista i negazionisti del Covid".
Berlato, di origine vicentina, è candidato in circoscrizione Nord-Est subito dopo Giorgia Meloni, capolista in tutto il Paese. All'ultima tornata elettorale aveva portato quasi 20mila preferenze al partito.