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Elezioni politiche 2022

Il partito di Di Maio punta già alle elezioni politiche del 2023

Dopo la conferenza stampa di Di Maio l’ex ministro Spadafora – uscito dal Movimento 5 Stelle con l’ex capo politico – ha spiegato l’obiettivo della nuova forza: “Per adesso è un’operazione parlamentare, ma l’obiettivo non è quello – ha detto – Questo è solo un primo passo per avviare un percorso e un progetto politico e creare qualcosa di nuovo e importante per le elezioni del 2023”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Luigi Di Maio ha appena finito la sua conferenza stampa in cui ha annunciato l'addio al Movimento 5 Stelle, senza parlare però di tempi e di numeri. Secondo quanto si apprende – e molti erano presenti – il gruppo di parlamentari che lo seguiranno sarà numeroso, più di quanto si è vociferato finora. Il ministro degli Esteri non ha confermato il nome del nuovo gruppo parlamentare – perché per ora di questo si tratta – ma ha detto "insieme per il futuro" durante il suo discorso. Insomma, più che un indizio è una conferma. A sbottonarsi sul futuro di Di Maio e dei fuoriusciti dal Movimento, però, è stato Vincenzo Spadafora – ex ministro, da sempre tra i fedelissimi dell'ex capo politico – che al Tg La7 ha dichiarato: "I numeri verranno resi noti nel più breve tempo possibile, sono numeri importanti che ci consentono di fare un gruppo ampio alla Camera".

Poi, però, ha rivelato anche cosa succederà nei prossimi mesi: "Per adesso è un’operazione parlamentare, ma l’obiettivo non è quello – ha chiarito Spadafora – Questo è solo un primo passo per avviare un percorso e un progetto politico con altre persone e creare qualcosa di nuovo e importante per le elezioni del 2023". Secondo l'ex ministro il problema non era affatto "personale" ma "collettivo" e "sicuramente più esteso dei numeri che daremo".

"Conte doveva incarnare questo momento di sintesi imparando dai nostri errori, il suo progetto politico non c’è stato – ha attaccato ancora Spadafora – Conte si è arroccato con poche persone che di politica capiscono ben poco". Poi ha spiegato: "La cosa importante da fare adesso è costruire una area che parli dei contenuti e si ramifichi sui territori, cosa che il Movimento aveva rinunciato a fare". E ha sottolineato: "Credo che non dobbiamo rifare l'errore di fare movimento di Palazzo. Chiariamoci le idee al nostro interno. Ci confronteremo in queste ore su come inizieremo questo nuovo percorso".

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