Il Partito Democratico scende in piazza a Roma: protestare per ricostruire l’Italia [DIRETTA TWITTER]
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Il Partito Democratico si incontra nella piazza di Porta San Giovanni di Roma, teatro degli scontri del 15 ottobre, per gridare il dissenso del "più grande partito di Opposizione" italiano contro il governo guidato da Silvio Berlusconi. Sul palco salirà il segretario Pier Luigi Bersani, per un comizio finale previsto per le 16. Sono migliaia le persone arrivate in pullman e con più di dieci treni speciali predisposti dalle Ferrovie dello Stato per l'evento. Chiusa la metropolitana di San Giovanni e interrotta la circolazione.
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Una piazza che ospiterà una delegazione degli alluvionati della Liguria, dopo l'ennesima tragedia dei sette morti di Genova. Un assessore delle Cinque Terre devastate la scorsa settimana aprirà gli interventi. Previsto anche l'arrivo di controversi leader dell'Opposizione, come Massimo D'Alema, Matteo Renzi e un redivivo Walter Veltroni. Molto attesi gli interventi di Rosi Bindi e Letta. In piazza anche Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, e una delegazione di amministratori di SEL – il messaggio che viene dato al paese è che esiste una grande coalizione di centro-sinistra che può essere l'alternativa per il governo Berlusconi.
François Hollande, candidato dalla sinistra francese all'Eliseo, invierà un video-messaggio a piazza San Giovanni. Il Pd chiede una cosa semplice, racchiusa nel motto: "Governo autorevole o voto". Sembrano lontane le divisioni viste con il Big Bang di Matteo Renzi e con il Nostro Tempo dei rottamatori Pippo Civati e Debora Serracchiani.
Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd, commenta vittoriosamente la riuscita della manifestazione: "Piazza San Giovanni è piena di manifestanti e le vie di accesso sono gremite da persone che con la loro presenza intendono esprimere l'esigenza di cambiamento. Le immagini della piazza sono già di per se un chiaro segnale politico".
Il cantautore Roberto Vecchioni, che si è esibito sul palco di piazza San Giovanni, ha dichiarato: "Non è più tempo di metafore e mezze misure. Dobbiamo cacciarlo, deve proprio andare via, se ne deve andare in un minuto anzi un nanosecondo".
In piazza anche la leader della Cgil, Susanna Camusso, che così ha commentato le parole del presidente Berlusconi sul tenore di vita italiano: "È sbagliato reiterare l'idea che l'Italia non sia un paese in crisi. Capisco che stando tra palazzo Grazioli e Arcore, Berlusconi veda poco ma se andasse a farsi due passi…".
Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, giunto in piazza San Giovanni è stato duramente contestato dai presenti: "vai ad Arcore sei come Berlusconi" hanno urlato.
Attiviste a seno nudo hanno protestato in piazza a Roma
Sul palco, il segretario del Partito Democratico – Pier Luigi Bersani – ha trattato diversi temi: "Riportemo l'Italia nel posto che merita" ha promesso alle migliaia di attivisti che hanno gremito piazza San Giovanni. Per le popolazioni colpite dalle alluvioni un "abbraccio commosso", al centro dell'intervento la crisi economica: "non si torna indietro dall'euro, dopo l'euro si va avanti" ha chiosato dopo le uscite degli ultimi giorni del presidente Berlusconi.
"Mai come oggi tocca alle forze progressiste alzare la bandiera dell'Europa perché nel ripiegamento, nell'idea che ciascuno si occupa solo di casa sua, vincono le destre e i risultati li abbiamo sotto gli occhi" rimbrotta il segretario del Pd, che si dice "indignato" per il modo in cui il mondo guarda all'Italia: "Vedere che, all'estero, dell'Italia si ride. Questo non era mai accaduto: e questo non lasceremo che accada mai più".
Una dichiarazione molto attesa, diventata ormai il motto di Bersani: "Berlusconi deve andare a casa. O ci va da solo o ce lo manderemo noi, in Parlamento o alle elezioni".