Il parroco che durante la Messa chiede ai fedeli di pregare per l’approvazione dello ius soli
In chiesa si prega affinché il Parlamento approvi rapidamente la legge sullo ius soli, che darebbe la cittadinanza italiana a centinaia di persone che sono nate nel nostro Paese da genitori stranieri. E’ accaduto domenica scorsa nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Bellaria Igea Marina, nota località vacanziera della costiera romagnola. I fedeli, tra cui parecchi turisti, si sono trovati sul foglietto delle letture questa preghiera: “Per coloro che ricoprono incarichi di governo e di responsabilità civili, perché si adoperino in tempi rapidi a far approvare la riforma sullo “ius soli”, consentendo ai giovani di origine straniera, nati o cresciuti nel nostro paese, di diventare cittadini italiani non solo di fatto, come già sono, ma anche per la legge. Preghiamo.”
In molte chiese la preghiera dei fedeli è “standard”: i foglietti arrivano direttamente dalle diocesi o d qualche ordine religioso. A Bellaria, però, i foglietti sono “autoprodotti” e dunque il parroco sceglie in maniera autonoma su cosa indirizzare la preghiera in una determinata domenica. Non tutti ha gradito la sua scelta, anche perché il dibattito sullo ius soli sta spaccando il Paese. Qualcuno ha pensato di fotografare il foglietto e l’immagine ha cominciato a girare su internet.
“Semplicemente, mi sembra che questo tema sia in piena concordanza con gli indirizzi della Chiesa e di papa Francesco, che è favorevole. – così don Claudio, a il parroco del Sacro Cuore di Gesù, spiega e difende la sua scelta – Il discorso della cittadinanza si lega con quelli dell’integrazione e dell’accoglienza. L’approvazione della legge sullo ius soli può essere, infatti, d’aiuto ad una integrazione più vera. Tra l’altro è quello che accade già in altri Paesi… con la nostra preghiera abbiamo voluto porre attenzione a questo importante tema.”
C’è anche, però, chi non la pensa affatto così. Tra questi Giuliano Guzzo, noto blogger cattolico che critica don Claudio: “forse qualcuno rammenta una preghiera dei fedeli per l’approvazione di un disegno di legge X a favore delle famiglie numerose? O contro il divorzio breve, le unioni civili e il testamento biologico apripista dell’eutanasia? Niente di tutto questo, dato che – si dice – la Chiesa non fa politica. Benissimo. Ma perché allora, quando c’è di mezzo lo ius soli tanto caro al Pd, si scomoda persino la Santa Messa? Non sarà un po’ troppo? Non si starà perdendo completamente la bussola?”
La posizione ufficiale della Chiesa italiana, però, l’ha spiegata ieri il presidente della Conferenza Episcopale, l’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, per il quale la legge sullo ius soli è un “provvedimento da sostenere e favorire”. Monsignor Bassetti ha ricordato che “la Chiesa è in prima linea da molto tempo, non certo da oggi, senza bisogno di riflettori e di prime pagine, per favorire una politica di integrazione che vada nell'interesse di tutti: dei migranti e di chi accoglie. Nell'interesse di tutti.”