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Speciale Europa e Parlamento Ue

Il Parlamento europeo discuterà dei rapporti tra Salvini e la Russia di Putin

Alla Plenaria del 23 giugno al Parlamento europeo ci sarà un dibattito sul rapporto tra i partiti di destra e la Russia di Putin: “Legame con Salvini sempre stato inquietante”, commentano gli eurodeputati Bonafè e Majorino.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il legame tra i partiti europei di destra e la Russia di Putin arriva a Strasburgo. La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo, su richiesta del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), ha aggiunto un dibattito sulle relazioni intrattenute dal governo e dalla rete diplomatica russa con i partiti della destra europea durante la guerra. Se ne parlerà alla Plenaria del prossimo 23 giugno. La notizia è stata diffusa ufficialmente dalla vicepresidente di S&D, Simona Bonafè e Pierfrancesco Majorino, coordinatore dello stesso gruppo nella commissione speciale sulle interferenze straniere nei processi democratici.

Ovviamente non è un caso che se ne parli ora, dopo il polverone che si è sollevato in Italia per via del viaggio in Russia che il leader della Lega avrebbe voluto organizzare. Con tanto di timori del Copasir per la sicurezza nazionale. I due eurodeputati, entrambi eletti in quota Partito Democratico, hanno spiegato in una nota che "i rapporti tra Matteo Salvini e la Russia sono sempre stati pericolosi ed inquietanti, ma lo sono ancora di più adesso con una guerra in corso".

"Non è la prima volta che i rapporti di Salvini con Putin sono esaminati dal Parlamento europeo – hanno poi aggiunto Bonafè e Majorino – già nel corso dei lavori della commissione sulle interferenze sono emersi elementi molto netti sull'opacità di queste relazioni, espressi anche nella risoluzione finale". Il punto, però, è che "adesso la notizia degli incontri nell'ambasciata russa nei giorni successivi all'invasione dell'Ucraina conferma tutte le preoccupazioni già espresse con l'enorme aggravante dell'inserirsi in un contesto internazionale delicatissimo e drammatico". Insomma, i movimenti di Salvini non hanno creato polemica solo in Italia, ma hanno già oltrepassato i confini nazionali. Il leader della Lega, intanto, si è difeso intervenendo a Skytg24: "Sono sconcertato e indignato – ha sottolineato – era un'iniziativa di pace". Certo "non pretendevo medaglie e feste di paese, ma non mi aspettavo nemmeno questo linciaggio".

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