Il Parlamento europeo chiede di contrastare le ingerenze russe: FdI, Lega e M5s si astengono
Che la Russia sia fonte di ingerenze e cerchi di diffondere disinformazione per un proprio tornaconto, non è certo una novità. Con l'appuntamento elettorale alle porte, il Parlamento europeo ha chiesto agli Stati membri uno sforzo in più per contrastare i tentativi di interferenza da parte di Mosca, adottando una risoluzione in plenaria: gli eurodeputati di Lega, Fratelli d'Italia e Movimento Cinque Stelle, però, si sono astenuti.
Il testo propone, tra le altre cose, di rafforzare le procedure di sicurezza interna "includendo indagini approfondire per valutare eventuali casi di interferenze straniere", nonché una "formazione obbligatoria in materia di sicurezza per i deputati e il personale". Il tutto è nato dopo "accuse credibili", di cui il Parlamento si dice "sconvolto", secondo le quali "alcuni deputati sarebbero stati pagati per diffondere la propaganda russa e molti avrebbero partecipato alle attività del media filorusso "Voice of Europe", tutto ciò nel contesto della guerra illegale di aggressione della Russia contro l'Ucraina".
Si tratta di un sito web di informazione con sede a Praga, che secondo l'intelligence ceca starebbe diffondendo propaganda del Cremlino e disinformazione, pagando poi eurodeputati di diversi Paesi per spargerla ulteriormente. In particolare, in Bulgaria, Slovacchia e Germania. Proprio in Germania recentemente il leader del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), Maximilian Krah, è stato interrogato dall'FBI statunitense, in quanto sospettato di aver ricevuto dei compensi dagli agenti del Cremlino. Lo scorso 23 aprile, inoltre, un suo assistente parlamentare è stato arrestato con l'accusa di essere una spia cinese.
"Il Parlamento invita l'AfD a dichiarare al più presto le sue relazioni finanziarie, in particolare con il Cremlino, e a divulgare pubblicamente lo scopo e l'importo esatto di tutti i pagamenti provenienti da fonti collegate al Cremlino", mettono in chiaro da Strasburgo.
La Lega – che in Europa fa parte della stessa famiglia politica di AfD, Identità e Democrazia – ha giustificato la sua astensione affermando che nella risoluzione fossero contenute delle calunnie sul suo conto: "Ancora una volta, in Ue si perde l’opportunità di affrontare seriamente il tema delicato e attuale delle ingerenze straniere. Purtroppo la risoluzione votata oggi dal Parlamento Europeo, come già altre nel recente passato, conteneva ancora calunnie e fake news sulla Lega, accuse infamanti mai dimostrate, ma soprattutto smentite dalle stesse autorità italiane e rivelatesi una montatura", ha spiegato la delegazione leghista al Pe.
Il Movimento Cinque Stelle, invece, si è astenuto in quanto il testo bollerebbe come filorusso chiunque sia contrario al sostegno militare dell'Ucraina: "Abbiamo sempre lavorato per rendere le istituzioni europee più trasparenti e impenetrabili ai conflitti d'interessi e alle porte girevoli che prestano il fianco a questi tentativi di ingerenze. Ma è inaccettabile bollare come filorusso chi si oppone all'invio di armi nelle zone di conflitto, come quello ucraino. Si tratta di una forzatura ideologica che respingiamo: siamo una forza genuinamente pacifista, così come lo sono milioni di italiani che sono solidali con gli ucraini e proprio per questo auspicano la fine delle ostilità".