video suggerito
video suggerito

Il Parlamento dei “voltagabbana”: in 4 anni ben 526 cambi di gruppo

Secondo le rilevazioni di Open Polis, nel corso di questi 4 anni e mezzo di legislatura si sono registrati ben 297 cambi di gruppo alla Camera e 229 al Senato, per un totale di 526 “cambi di casacca” parlamentari. In media, in questa XVII legislatura si è assistito a circa 10 cambi di gruppo al mese, “un dato due volte superiore a quello della scorsa legislatura, quando i cambi al mese erano poco più di 4”.
A cura di Charlotte Matteini
606 CONDIVISIONI
Immagine

Una legislatura caratterizzata da molteplici giri di valzer e cambi di casacca, quella che tra pochi mesi si concluderà. Secondo un dossier realizzato da Open Polis, nel corso di questi 4 anni e mezzo si sono registrati ben 297 cambi di gruppo alla Camera e 229 al Senato, per un totale di 526 parlamentari migrati da un gruppo parlamentare all'altro. In media, in questa XVII legislatura ormai agli sgoccioli, si è assistito a circa 10 cambi di gruppo al mese, ovvero "un dato due volte superiore a quello della scorsa legislatura, quando i cambi al mese erano poco più di 4".

Diventano così 297 i cambi di gruppo alla camera da inizio legislatura, portati a termine da 203 deputati (il 32,06% dell’aula). Al senato i numeri sono leggermente inferiori, con 229 cambi di casacca che hanno coinvolto 134 senatori (il 41,88%). Mettendo insieme i due rami, siamo arrivati a 526 giri di valzer che hanno visto protagonisti 337 parlamentari, il 35,47% degli eletti. 

Solamente nei mesi prima della pausa estiva si sono registrati 20 cambi di gruppi, la metà dei quali ha visto entrare e ritornare alcuni parlamentari in Forza Italia. I cambi di casacca, però, non si fermano nonostante manchino ormai pochi mesi alla conclusione della legislatura. Alla ripresa dei lavori, infatti, si è assistito al rientro dell'onorevole Gianfranco Sammarco in Forza Italia dopo un lungo periodo di permanenza in Alternativa popolare di Angelino Alfano. Con l'arrivo di Sammarco, il gruppo di Forza Italia alla Camera conta ora 57 deputati, mentre quello di Ap è sceso a quota 23. Menzione d'onore per il senatore Luigi Compagna, che nel corso della legislatura è passato dal Gruppo Misto a Gal, Ap e poi ancora Gal, Ap, Gal, CoR di Fitto, poi ancora al Misto, Gal e infine si è fermato, ma forse solo momentaneamente, in Federazione della Libertà.

I cosiddetti cambi di casacca hanno colpito tutti i partiti e gruppi parlamentari, il particolare il Pd che, complice la fondazione di Articolo 1 – Mdp nato dalla scissione di alcuni parlamentari ed esponenti dem (il governatore Enrico Rossi, Massimo D'Alema, Pierluigi Bersani, Roberto Speranza), ha visto ben 22 deputati lasciare il partito dalla sera alla mattina. Nel centrodestra, invece, le transumanze si sono registrate tra i Forza Italia di Silvio Berlusconi e Nuovo centrodestra-Alternativa Popolare di Angelino Alfano. Il Movimento 5 Stelle, invece, è stato l'unico partito ad aver subito perdite (21) non appianate da nuovi arrivi.

Come rileva Openpolis, "l’emorragia dei grandi partiti ha dato spazio alla costante nascita di nuovi gruppi e componenti politiche. Questa dinamica ha generato un parlamento di componenti, come analizzato in passato, in cui troppo spesso l’ufficio di presidenza ha dato l’ok alla nascita di gruppi parlamentari sotto soglia. A un certo punto il 50% dei gruppi alla camera erano in deroga, non raggiungendo la soglia minima di 20 deputati. Divisioni su divisioni che hanno rivoluzionato lo scenario rispetto alle politiche del 2013. Solo 4 gruppi alla camera (Pd, M5s, Lega nord e Fratelli d’Italia) e 3 al senato (Pd, M5s e Lega) sono apertamente riconducibili a liste elettorali delle ultime elezioni, non avendo né cambiato nome né schieramento".

606 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views