Il Papa per la prima volta al G7: “Mondo non può funzionare senza la buona politica”
Il Papa ha partecipato oggi al G7 di Borgo Egnazia, ed è stato impegnato con una serie di bilaterali con i leader mondiali. Ha colto l'occasione per chiedere ai Grandi della Terra "una buona politica" per "la pace". "Può funzionare il mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza una buona politica? La nostra risposta a queste ultime domande è: no! La politica serve!", ha detto il Pontefice nel discorso, citando testualmente la sua Enciclica Fratelli Tutti.
"Non possiamo nascondere il rischio concreto, poiché insito nel suo meccanismo fondamentale, che l'intelligenza artificiale limiti la visione del mondo a realtà esprimibili in numeri e racchiuse in categorie preconfezionate, estromettendo l'apporto di altre forme di verità e imponendo modelli antropologici, socio-economici e culturali uniformi", ha detto ancora Papa Francesco parlando al G7.
"Il paradigma tecnologico incarnato dall'intelligenza artificiale rischia allora di fare spazio a un paradigma ben più pericoloso, che ho già identificato con il nome di paradigma tecnocratico", ha proseguito, "Non possiamo permettere a uno strumento così potente e così indispensabile come l'intelligenza artificiale di rinforzare un tale paradigma, ma anzi, dobbiamo fare dell'intelligenza artificiale un baluardo proprio contro la sua espansione".
"È proprio qui che è urgente l'azione politica, come ricorda l'Enciclica Fratelli tutti", ha detto ancora il Papa, "Certamente per molti la politica oggi è una brutta parola, e non si può ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la corruzione, l'inefficienza di alcuni politici. A ciò si aggiungono le strategie che mirano a indebolirla, a sostituirla con l'economia o a dominarla con qualche ideologia. E tuttavia, può funzionare il mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza una buona politica?".
Rivolgendosi ai Capi si Stato e di Governo, il Pontefice ha consigliato anche la lettura di un libro a lui caro: il romanzo inglese "futuribile" scritto da Robert Hugh Benson, dal titolo: "The Lord of the World", "Il padrone del mondo". Questo libro, già citato in altre occasioni da Francesco, ha spiegato lui stesso, "fa vedere come sarebbe il futuro senza politica. È bello leggerlo, è interessante", ha concluso.
"I programmi di intelligenza artificiale, affinché siano strumenti per la costruzione del bene e di un domani migliore, debbono essere sempre ordinati al bene di ogni essere umano. Devono avere un'ispirazione etica", ha sottolineato. "La decisione etica, infatti, è quella che tiene conto non solo degli esiti di un'azione, ma anche dei valori in gioco e dei doveri che da questi valori derivano. Per questo ho salutato con favore la firma a Roma, nel 2020, della Rome Call for AI Ethics e il suo sostegno a quella forma di moderazione etica degli algoritmi e dei programmi di intelligenza artificiale che ho chiamato algoretica", ha spiegato. "In un contesto plurale e globale, in cui si mostrano anche sensibilità diverse e gerarchie plurali nelle scale dei valori, sembrerebbe difficile trovare un'unica gerarchia di valori. Ma nell'analisi etica possiamo ricorrere anche ad altri tipi di strumenti: se facciamo fatica a definire un solo insieme di valori globali, possiamo però trovare dei principi condivisi con cui affrontare e sciogliere eventuali dilemmi o conflitti del vivere".
Cosa si sono detti Zelensky e il Papa durante il colloquio
Nel corso della giornata di oggi Bergoglio ha in agenda una serie di bilaterali, dieci in tutto, tra cui colloqui con Zelensky e Macron, con il presidente del Kenya William Samoei Ruto, il primo ministro dell'India Narendra Modi, il presidente Usa Joe Biden, quello del Brazile Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello algerino Abdelmadjid Tebboune. Il Papa ha incontrato anche Kristalina Georgeva, direttore generale del Fondo internazionale mondiale e Justin Trudeau, primo ministro canadese.
"Durante la mia visita in Italia, ho incontrato Papa Francesco. Ho ringraziato Sua Santità per le sue preghiere per la pace in Ucraina, per la vicinanza spirituale al nostro popolo e per gli aiuti umanitari al nostro popolo", ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo l'incontro con il Pontefice in occasione del G7.
"Abbiamo discusso delle conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina, del terrorismo aereo russo e della difficile situazione nel settore energetico – ha aggiunto Zelensky – Abbiamo anche parlato della Formula per la Pace, del ruolo della Santa Sede nello stabilire una pace giusta e sostenibile per l'Ucraina e delle aspettative del vertice globale per la pace. Apprezziamo la partecipazione del Vaticano al vertice e gli sforzi volti ad avvicinare la pace, in particolare la restituzione dei bambini ucraini rapiti dalla Russia".
I ringraziamenti di Meloni al Papa
"Grazie davvero ancora per aver accettato il nostro invito, grazie per la prima volta di un pontefice al G7, grazie per le sue parole che sono chiaramente fonte ispirazione per ciascuno noi", ha detto la premier Giorgia Meloni, dopo l'intervento di Papa Francesco alla sessione del G7 dedicata a Intelligenza artificiale, energia, Africa e Mediterraneo. "E grazie – ha continuato – per aver dato la sua disponibilità a rimanere per ascoltare gli interventi degli altri leader, perché sappiamo che è molto impegnativo".
"Ringrazio Papa Francesco per aver preso parte al G7 Italy – ha scritto poi la premier sui social – È la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei Sette e siamo orgogliosi che sia avvenuto durante la presidenza italiana".