video suggerito
video suggerito

Il Papa in Belgio invoca la pace in Medio Oriente: “Dolore per il Libano, cessare immediatamente il fuoco”

“Continuo a seguire con dolore e con tanta preoccupazione l’allargamento e l’intensificazione del conflitto in Libano”. È il messaggio di Papa Francesco all’Angelus nello stadio Re Baldovino di Bruxelles.
A cura di Annalisa Cangemi
1 CONDIVISIONI
Immagine

"Continuo a seguire con dolore e con tanta preoccupazione l'allargamento e l'intensificazione del conflitto in Libano. Il Libano è un messaggio, ma in questo momento è un messaggio martoriato e questa guerra fa effetti devastanti sulla popolazione: tante, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno, in Medio Oriente. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie, preghiamo per la pace. Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli ostaggi e si permetta l'aiuto umanitario. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina". È il messaggio di oggi di Papa Francesco all'Angelus da Bruxelles, preoccupato per l'escalation in Medio Oriente.

L'uccisione da parte di Israele del vicecomandante del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane Abbas Nilforoushan in Libano ha causato una forte destabilizzazione nell'area: Teheran giura vendetta. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha detto che l'attacco "non rimarrà senza risposta". Nilforoushan, vice comandante delle operazioni dell'IRGC, è stato ucciso venerdì in un raid aereo israeliano a Beirut che ha preso di mira Hassan Nasrallah, leader del gruppo terroristico Hezbollah sostenuto da Teheran.

Gli Stati Uniti avevano sanzionato Nilforoushan nel 2022 perché "direttamente responsabile della repressione delle proteste" durante le manifestazioni in Iran per la morte di Mahsa Amini in seguito al suo arresto per presunta mancata osservanza del velo da parte della polizia. Nilforoushan ha prestato servizio anche in Siria, sostenendo il presidente siriano Bashar Assad nella devastante guerra civile durata anni del paese, nata dalla Primavera araba del 2011.

"Invochiamo da Dio il dono della pace", per "tutte le terre ferite dalla guerra", ha detto ancora il Papa. Quindi ha rivolto il suo ringraziamento a quanti sono giunti dall'Olanda e dalla Germania per partecipare alla messa e per quanti si sono adoperati per rendere possibile il suo quarantaseiesimo viaggio internazionale. Quindi ha chiesto di "riscoprire" la preghiera dell'Angelus, "molto popolare nelle passate generazioni", ha ricordato. "È una sintesi del mistero cristiano, che la Chiesa ci insegna a inserire in mezzo alle occupazioni quotidiane".

Durante l'Angelus ha lanciato un nuovo appello anche sui migranti: "Oggi si celebra la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato sul tema ‘Dio cammina con il suo popolo'. Da questo Paese, il Belgio, che è stato ed è tuttora meta dei tanti migranti, rinnovo all'Europa e alla comunità internazionale il mio appello a considerare il fenomeno migratorio come una opportunità per crescere insieme nella fraternità e invito tutti a vedere in ogni fratello e sorella migrante il volto di Gesù che si è fatto ospite pellegrino in mezzo a noi", ha detto il Pontefice parlando allo stadio Re Baldovino di Bruxelles.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views