Il Papa dice che l’esclusione dei migranti è criminale: “Li fa morire davanti a noi nel Mediterraneo”
"L'esclusione dei migrati è scandalosa, è criminale… li fa morire davanti a noi". Sono le parole di Papa Francesco nell'omelia di questa domenica. "Non aprire le porte ai migranti – ha proseguito il pontefice – "significa mandarli nei lager dove sono sfruttati e sono venduti come schiavi".
E ancora: "L'esclusione dei migranti anzi è criminale. Oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo. L'esclusione dei migranti è schifosa e peccaminosa. Non aprire le porte a chi ha bisogno, escluderli e mandarli via… E quelli che sono capaci di entrare, li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? Lascio la domanda soltanto".
Papa Francesco ha anche fatto una particolare menzione ai rifugiati in fuga dall'Ucraina. "C'è una migrazione in questo momento, qui in Europa soprattutto, che ci fa soffrire tanto e ci muove ad aprire il cuore. La migrazione degli ucraini che fuggono dalla guerra, non dimentichiamoci della martoriata Ucraina", ha detto.
Non è la prima volta che Papa Bergoglio si esprime sul tema delle migrazioni, criticando come queste vengono gestite ad esempio in Italia. Pochi giorni prime delle elezioni aveva rilasciato un'intervista in cui aveva commentato la situazione politica italiana, ribadendo ancora una volta come il nostro Paese (così come l'Europa) non si preoccupasse abbastanza dei migranti: "Oggi la politica in questi paesi d’Europa dovrebbe prendere in mano il problema dell’inverno demografico, il problema dello sviluppo industriale, dello sviluppo naturale, il problema dei migranti. La politica italiana non la capisco: quel dato dei 20 governi in 20 anni è un po’ strano ma… ognuno ha il suo modo di ballare il tango, si può ballare in un modo o in un altro, la politica si balla in uno o nell’altro", aveva detto.