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Il pacchetto Monti arriverà in Cdm il 5 dicembre: dentro Ici, patrimoniale, pensioni e liberalizzazioni

Su tavolo del Cdm del 5 dicembre ci saranno le misure che dovranno garantire al Paese il risanamento dei conti e il rilancio della crescita. I tempi restano strettissimi.
A cura di Alfonso Biondi
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Su tavolo del Cdm del 5 dicembre ci saranno le misure che dovranno garantire al Paese il risanamento dei conti e il rilancio della crescita. I tempi restano strettissimi.

Fare qualcosa, farla bene e farla alla svelta. Mario Monti è pronto a varare le misure che l'Europa ci chiede da tempo: il giorno X sarà il prossimo 5 dicembre, quando il Consiglio dei Ministri si riunirà e metterà nero su bianco il pacchetto di provvedimenti che dovrà risanare i conti pubblici e rilanciare la crescita. La strada è stata tracciata in un vertice tra il neo Presidente del Consiglio e i Ministri Passera, Giarda, Fornero e Moavero: il pacchetto, parte del quale potrebbe assumere anche la forma di decreto legge, verrà varato in tempi brevi, ma sulle misure che conterrà c'è ancora grande incertezza.

Quello che pare ormai certo, però, è la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa. L'imposta dovrebbe essere accorpata all'Imu federale e, verosimilmente, prevederà una rivalutazione delle rendite catastali che renderà il conto per le famiglie abbastanza salato. Al momento nulla è trapelato riguardo all'introduzione di un reddito soglia al di sotto del quale l'Ici non verrà pagata o in riferimento alla possibilità di detrazioni fiscali legate a particolari requisiti (ad es. figli a carico, presenza di persone invalide etc.). Molto probabile anche una patrimoniale temporanea: le prime indiscrezioni sembrano infatti confermare la volontà dell'esecutivo di tassare i patrimoni che superano il milione di euro.

Un altro nodo importante da sciogliere riguarda l'aumento dell'età pensionabile che, già dal prossimo anno, potrebbe essere innalzata a 63 anni. Dal 2012, poi, l'età di vecchiaia aumenterà di 3 mesi ogni 3 anni in base alla speranza di vita Istat. Nonostante la priorità resti quella di far cassa Monti, però, pensa anche alla crescita. In cima alla lista restano le liberalizzazioni, ma un occhio di riguardo sembrano meritarselo anche le opere infrastrutturali. Ora non resterà che aspettare il Cdm del prossimo 5 dicembre, anche se qualche indicazione importante potrebbe già arrivare dopo l' Eurogruppo-Ecofin del 29 e 30 novembre.

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