Il nuovo piano vaccinale: chi verrà contattato per ricevere le dosi avanzate a fine giornata
Il nuovo piano vaccinale ha l’obiettivo di arrivare a 500mila dosi somministrate al giorno. Anche attraverso l’inoculazione delle dosi residue a fine giornata. L’ordinanza firmata dal commissario per l’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, prevede la possibilità di dare le dosi residue a fine giornata a una serie di soggetti che si trovano in quella che è una vera e propria lista d’attesa. Il punto che resta da chiarire è a chi dare queste dosi. Tra le categorie che potrebbero rientrare ci sono i familiari dei disabili e i caregiver: se disponibili potrebbero essere loro a beneficiare dei vaccini all’ultimo minuto, per evitare di sprecare le dosi. Le chiamate delle Asl, comunque, arriveranno rispettando i criteri di appartenenza alle fasce d’età o alle categorie indicate dal piano, contattando per prime le persone già inserire nelle piattaforme regionali e quindi già prenotate.
Il messaggio di Figliuolo, d’altronde, è stato chiaro: le dosi non possono essere sprecate, a costo di darle anche a “chiunque passi” nelle vicinanze di un centro vaccinale. “Le dosi di vaccino anti-Covid eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate per ottimizzare l'impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l'ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e le successive Raccomandazioni”, si legge nell’ordinanza del commissario.
Quali sono le categorie prioritarie che riceveranno le dosi
Per il piano vaccinale si continuerà a seguire l’ordine di priorità: dopo gli over 80 (sono 4,4 milioni) si va per fasce d’età: 5 milioni di over 70 e 2 milioni di vulnerabili, a cui aggiungere i disabili e i familiari che li assistono. Sommando anche gli over 55 si arriva a 19 milioni di persone da vaccinare, secondo gli obiettivi del governo entro l’inizio dell’estate. Tutte queste categorie, quindi, potrebbero gradualmente rientrare nelle liste d’attese.
Vaccini avanzati a fine giornata: cosa fanno le Regioni
I criteri per individuare chi rientrerà in queste liste d’attesa sono però vaghi e le Regioni sembrano poter andare, anche in quest’occasione, in ordine sparso. C’è chi si è già mosso: in Lombardia, per esempio, vengono create liste di riserva omogenee con le categorie interessate dalla fase 1 bis e dalla fase 1 ter. Ricordando che non saranno considerate autocandidature. L’Asl di Napoli, invece, ha comunicato che le liste saranno a chiamata diretta, invitando i cittadini a non presentarsi nei centri vaccinali per provare a ricevere le dosi in eccesso. Quindi verranno chiamati, in entrambi i casi, i soggetti già inseriti sulla piattaforma, considerando le categorie e la cronologia di adesione. Il timore, però, è che i criteri troppo vaghi possano continuare ad avvantaggiare i furbetti.