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Covid 19

Il nuovo decreto: dal 18 maggio riapre tutto, spostamenti tra Regioni dal 3 giugno

Dal 18 maggio non ci saranno più limitazioni agli spostamenti all’interno della stessa Regione: è quanto prevede una bozza del decreto che il governo dovrebbe varare sulla fase due. Gli spostamenti tra Regioni diverse, invece, dovrebbero essere consentiti a partire dal 3 giugno. Dal 18 maggio, inoltre, riaprono tutte le attività economiche e produttive.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il 18 maggio l’Italia riparte. Con la possibilità per i cittadini di spostarsi liberamente all’interno della propria Regione e con la riapertura di tutte le attività produttive e commerciali. Una bozza del decreto che il governo dovrebbe approvare nei prossimi giorni, visionata da Fanpage.it, prevede lo stop alle restrizioni sui movimenti nella stessa Regione dal 18 maggio, mentre per gli spostamenti tra Regioni diverse si dovrà aspettare il 3 giugno. Dal 18 maggio, quindi, si potranno anche incontrare gli amici nella stessa Regione e non più solo i congiunti. Il decreto, secondo quanto si legge nelle disposizioni finali del provvedimento, sarà valido dal 18 maggio al 31 luglio. Andiamo a vedere quali saranno le regole per gli spostamenti e per le attività.

Spostamenti liberi in Regione dal 18 maggio

Non ci sarà più nessuna limitazione agli spostamenti regionali, fatta eccezione solamente per le misure di contenimento restrittive riguardanti alcune singole aree che possono essere stabilite sulla base di una situazione sanitaria particolare. Quasi certamente, quindi, non sarà più necessario utilizzare l'autocertificazione. Fino al 2 giugno, invece, vengono vietati i trasferimenti e gli spostamenti in Regioni diverse, se non per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Viene comunque consentito, così come avviene oggi, il rientro nel proprio domicilio, abitazione o residente. Dal tre giugno, poi, gli spostamenti sul territorio nazionale torneranno a essere consentiti, ma potranno essere limitati con provvedimenti riguardanti specifiche aree a causa del rischio epidemiologico. Rimane il divieto assoluto di spostamenti per le persone poste in quarantena perché positive o entrate in contatto con altri contagiati. Inoltre, il sindaco di ogni città può disporre la chiusura temporanea di alcune aree pubbliche nel caso in cui non si possa garantire il rispetto delle misure di distanziamento.

La riapertura di imprese e negozi

La fase due verrà avviata completamente a partire dal 18 maggio, quando la riapertura di attività economiche e produttive verrà consentita nel caso in cui vengano rispettati i protocolli o le linee guida per la sicurezza sul lavoro. Riapriranno, in sostanza, anche parrucchieri, bar e ristoranti. Le singole Regioni potranno adottare, inoltre, dei propri protocolli. Nel caso in cui un’attività riapra, se non rispetta i protocolli viene sospesa l’attività. Le Regioni devono monitorare quotidianamente l’andamento della situazione dei contagi e quello del sistema sanitario: sulla base di questi dati può introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive. Infine, per quanto riguarda le sanzioni amministrative, oltre alle multe è prevista la possibilità che l’impresa o il negozio inadempiente vengano chiusi per un periodo che va da 5 a 30 giorni.

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