Il Movimento 5 Stelle propone di abbassare l’Iva sui preservativi
Il Movimento 5 Stelle vuole abbassare l'Iva sui preservativi. Il Gruppo grillino al Senato ha presentato centinaia di emendamenti alla manovra, precisamente sono 988. Più dei pentastellati ne ha presentati solo Forza Italia (1.108) e in generale sono 6.290 in tutto. Niente di strano però: ogni anno la discussione sulla Legge di Bilancio, che decide la linea economica del Paese, vede la presentazione di migliaia di emendamenti su i temi più vari. Tra questi, appunto, c'è quello del costo dei profilattici, che al momento rientrano nella lista dei beni che hanno un'Iva pari al 22%.
A presentare e firmare l'emendamento sono due senatori del Movimento 5 Stelle: Gaspare Antonio Marinello e Vincenzo Santangelo. Ma non si tratta di una prima volta, anzi. Già in passato, sempre con un emendamento alla manovra, il senatore Marinello aveva provato a far passare la misura. E allo stesso modo ha proposto un disegno di legge di cui è primo firmatario proprio su questo tema (come viene precisato nel testo dell'emendamento). La proposta è di abbassare l'Iva dal 22% al 10%.
Di seguito il testo dell'emendamento:
A.S. 2448 EMENDAMENTO Articolo 4
"Art. 4-bis
(Aliquota IVA del dieci per cento per i profilattici maschili e femminili)1. Alla tabella A, parte III, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, dopo il numero 114) è aggiunto il seguente: «114-bis) profilattici maschili e femminili»."
Conseguentemente, all'articolo 194 sostituire le parole: «600 milioni di euro per l'anno 2022 e 500 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023» con le seguenti: «575 milioni di euro per l'anno 2022 e 475 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023».
Nota: l'emendamento è volto a introdurre la suddetta aliquota IVA agevolata (10 per cento) per i profilattici maschili e femminili. Riprende il ddl riduzione dell'aliquota IVA sui profilattici maschili e femminili per la prevenzione delle malattie e infezioni sessualmente trasmissibili, A.S. 1066 a prima firma Sen. Marinello.