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Il monito di Mattarella sul clima: “Basta ritardi, ora l’Ue punti a transizione concreta e efficace”

Il presidente della Repubblica, in occasione del seminario sul contrasto al cambiamento climatico dell’Onu ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di una transizione energetica concreta e efficace. “Le conseguenze dei nostri ritardi sono sotto gli occhi di tutti e sempre nefaste”, ha detto.
A cura di Giulia Casula
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Basta ritardi, all'Europa serve una transizione energetica concreta ed efficace. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della sessione conclusiva del seminario sul contrasto al cambiamento climatico delle Nazioni Unite ha sottolineato l'urgenza di una transizione che sia "concreta, pragmatica, sostenibile ed efficace".

"Per troppo tempo abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell'ambiente e del cambiamento climatico, opponendo artificiosamente fra loro le ragioni della gestione dell'esistente a quelle del futuro dei nostri figli e nipoti" ha detto. "Inadeguato perché abbiamo pensato di poterla affrontare procedendo in ordine sparso, con lo sguardo rivolto alle scoperte del passato, con risorse ordinarie, con strumenti obsoleti", ha spiegato.

Per il Capo dello Stato solo la cooperazione tra Stati, l'adesione agli obiettivi condivisi dell'Onu e risorse straordinarie consentiranno di "imprimere l'indispensabile accelerazione alla lotta al cambiamento climatico e alla transizione energetica globale".

Mattarella ha voluto richiamare l'attenzione sulla contraddizione spesso presente "tra lo sforzo di individuare obiettivi in sede internazionale e le politiche poi messe concretamente in campo in sede nazionale dagli stessi decisori. Le conseguenze dei nostri ritardi sono sotto gli occhi di tutti e sempre nefaste", ha detto. "L'intensificazione della frequenza delle catastrofi naturali è sotto gli occhi di tutti e condiziona ogni aspetto della nostra vita, devastando interi territori, mietendo vittime. Di fatto, le conseguenze del cambiamento climatico, e dei nostri ritardi nella sua mitigazione, privano dell'elementare diritto alla vita molte persone, costringendole spesso alla fuga dai luoghi che abitano, in cerca di sopravvivenza".

Il Capo dello Stato ha poi rivolto lo sguardo ai più giovani. "Se vogliamo lasciare alle future generazioni un pianeta dove l'umanità possa vivere e prosperare in pace ovunque, in ogni regione e continente, dovremo compiere, tutti insieme, progressi decisivi", ha ribadito. Tra questi c'è sicuramente la neutralità climatica, che per Mattarella rappresenta "una sfida per l'innovazione in cui si gioca il futuro. Poco importa che il peso dell'Unione Europea sul piano dell'equilibrio ecologico globale sia minore di altri colossi industriali che si attardano, invece, contribuendo in modo decisivo all'inquinamento del pianeta. Le loro scelte appaiono fuori tempo ed è orgoglio dell'Europa proporsi di puntare al futuro", ha aggiunto.

In questo momento l'Unione Europea è chiamata a "compiere uno sforzo straordinario in questo settore", ha proseguito. Il riferimento è alla nuova Commissione Ue che ha tra i suoi portafoglio uno dedicato alla transizione "pulita, giusta, competitiva".

Infine, il Capo dello Stato ha citato il Rapporto sulla competitività elaborato dall'ex presidente della Bce Mario Draghi, che "mette in chiaro come per garantire la competitività dell'Europa a lungo termine è necessario abbandonare i combustibili fossili e compiere la transizione, evidenziando il nesso decarbonizzazione-competitività" ha proseguito. "Il Rapporto Draghi – ha voluto ricordare – ammonisce circa il rischio di fallimento per l'Europa senza un impegno coerente nelle politiche da mettere in atto. Ricette semplicistiche per problemi complessi sono adatte agli imbonitori", ha ribadito.

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