Inchiesta ‘La Cattiva Scuola’, Valditara annuncia esposto in Procura: “Ministero parte lesa”
Il ministro dell'Istruzione Valditara ha commentato l'inchiesta di Fanpage.it, ‘La Cattiva Scuola', dopo le ripetute richieste di chiarimento che sono arrivate da parte delle opposizioni, Pd, Avs e M5s. L'inchiesta del team Backstair, realizzata con una nostra giornalista infiltrata che si è finta un'aspirante docente, ha scoperchiato un vasto business legato ai titoli utili per i punteggi nelle graduatorie provinciali per le supplenze, le Gps, messo in piedi da enti di formazione, sindacati e associazioni.
Le opposizioni hanno annunciato interrogazioni parlamentari al titolare di Viale Trastevere, per chiedere quali iniziative verranno messe in campo per bloccare queste pratiche illegali, a tutela degli insegnanti e degli studenti, che spesso si trovano in cattedra docenti non qualificati, sprovvisti dei titoli e delle certificazioni che hanno acquistato illegalmente, con esami fittizi e prove truccate.
Il ministero poco fa ha risposto con una nota: "In ordine all'inchiesta giornalistica condotta da Fanpage e rilanciata dalla trasmissione televisiva ‘Piazza pulita', relativa alle certificazioni utili per l'accesso e l'aggiornamento delle graduatorie provinciali di supplenza (GPS), è importante fare alcune precisazioni per testimoniare l'impegno del Ministero dell'Istruzione e del Merito per il contrasto a tutti i fenomeni di illegalità che danneggiano il sistema scolastico e vanno a detrimento della qualità dell'insegnamento nel nostro Paese", ha dichiarato Giuseppe Valditara.
"Ricordo in primo luogo il piano di vigilanza straordinario messo in atto nello scorso anno scolastico per contrastare il fenomeno dei cosiddetti ‘diplomifici' che ha prodotto un'estesa azione ispettiva sfociata nella revoca della parità scolastica ad un alto numero di istituzioni scolastiche coinvolte – ha proseguito Valditara -. Il piano è stato rafforzato mediante il protocollo d'intesa con la Guardia di finanza che ha permesso una più proficua attività di collaborazione con gli Uffici scolastici regionali impegnati negli accertamenti ispettivi. Per la lotta ai diplomifici è stato anche predisposto un pacchetto di norme inserite in uno specifico disegno di legge, attualmente in discussione in Parlamento".
"Relativamente alle certificazioni sulla metodologia Clil, un'importante restrizione è stata introdotta, a seguito di parere del Mur, a valere dall'anno scolastico 2024/2025. Infatti, sono state considerate utili per acquisire punteggio nell'aggiornamento delle GPS solo le certificazioni e i perfezionamenti rilasciati dalle università. Con riguardo alle certificazioni informatiche stiamo già provvedendo per rendere più rigoroso e verificabile il sistema di accreditamento degli enti".
"Allo stesso modo, e sempre a testimonianza della grande attenzione del Ministero al tema della legalità e della trasparenza, avvalendoci anche della Scuola di Alta Formazione intendiamo rendere più trasparente il sistema di accreditamento e verifica degli enti che erogano la formazione in servizio degli insegnanti – ha aggiunto -. Riguardo alle certificazioni informatiche stiamo già provvedendo per rendere più rigoroso e verificabile il sistema di accreditamento degli enti".
Quindi Valditara ha anche annunciato un esposto in Procura, in quanto "parte lesa": "Nella ferma intenzione di contrastare ogni illegalità, che vedrebbe il ministero parte lesa, ho dato mandato agli uffici di presentare esposto alla Procura della repubblica per indagare su eventuali reati commessi. Qualora fossero accertate responsabilità di docenti, questi saranno immediatamente depennati a titolo definitivo dalle GPS".