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Il ministro Urso dice di essere pronto a intervenire sul prezzo dei biglietti aerei, se non scenderanno

“Aspettiamo spiegazioni su questa crescita anomala dei prezzi ma, se le spiegazioni non sono convincenti e se i prezzi non si riducono a breve, interverremo, come è giusto che sia”: lo ha detto il ministro Urso parlando dei rincari sui prezzi dei biglietti aerei.
A cura di Annalisa Girardi
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I prezzi dei biglietti aerei quest'estate hanno toccato picchi elevatissimi, costringendo anche molte famiglie a rivedere i propri piani per le vacanze. Ora il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha assicurato che il governo è pronto a intervenire nel caso in cui il costo dei voli non scendesse. "Le compagnie hanno i voli pieni, non si trova un posto, viaggiano al massimo dei ricavi, col carburante che costa il 30% in meno rispetto allo scorso anno e mi aumentano i prezzi del 40-42%? Le ho convocate", ha detto intervenendo a Sky Tg24 Economia.

Per poi aggiungere: "Aspettiamo spiegazioni su questa crescita anomala dei prezzi ma, se le spiegazioni non sono convincenti e se i prezzi non si riducono a breve, interverremo, come è giusto che sia".

Già alcuni giorni fa il ministro Urso aveva sollecitato il Garante per la sorveglianza dei prezzi, chiedendogli di monitorare l'andamento delle tariffe e di richiamare le principali compagnie aeree sul prezzo dei biglietti. Dopo un primo incontro tra le parti, la Commissione di allerta rapida sui prezzi dovrebbe esaminare le risposte delle compagnie aeree all'avvertimento dell'autorità e il tavolo si aggiornerà il prossimo 20 luglio.

Secondo Assoutenti i prezzi dei biglietti aerei sono raddoppiati nell'ultimo anno, nonostante il costo del carburante sia nel frattempo rientrato. E voli interni, ad esempio per collegare Roma e Milano o la penisola con Sicilia e Sardegna, possono arrivare a costare tanto quanto un volo oltreoceano. Secondo alcuni dati dell'Istat ad aver raggiunto prezzi da capogiro sarebbero in particolare le tratte che collegano Milano e Roma con Cagliari, Olbia, Palermo e Catania.

A denunciare la situazione, nei giorni scorsi, era stato anche il governatore siciliano Renato Schifani, che aveva detto di augurarsi "quantomeno una sanzione dell'Antitrust" per le compagnie che stanno imponendo prezzi anomali sui loro biglietti. Si attende ora il 20 luglio per capire quali saranno i prossimi passi del governo per contenere i prezzi dei biglietti aerei.

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