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Il ministro Schillaci dice che il governo non ha mai messo in discussione l’importanza dei vaccini

“La campagna vaccinale ha permesso di evitare oltre 500mila ospedalizzazioni e circa 150 mila decessi. n nessun momento l’importanza della vaccinazione è stata messa in discussione dal governo”: lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo ad un’interpellanza urgente alla Camera.
A cura di Annalisa Girardi
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L'importanza della vaccinazione anti Covid non è mai stata messa in discussione da alcun membro del governo. Lo dice il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo nell'Aula della Camera a un'interpellanza urgente. Un intervento che si è reso necessario dopo le dichiarazioni del sottosegretario al suo ministero, Marcello Gemmato, che aveva messo in discussione l'efficacia dei vaccini. "In nessun momento l'importanza della vaccinazione è stata messa in discussione dal governo. E nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto alla cura e la difesa della salute", ha ribadito il ministro a Montecitorio.

Per poi fare riferimento diretto al suo sottosegretario: "Gemmato ha smentito l‘interpretazione errata delle proprie affermazioni. La campagna vaccinale ha permesso di evitare oltre 500mila ospedalizzazioni e circa 150 mila decessi. I dati confermano l'importanza della vaccinazione nel prevenire ricoveri e decessi. il 90,5% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale in Italia".

Insomma, non è vero che non sappiamo come sarebbe andata se non ci fossero stati i vaccini. Secondo il ministro senza i vaccini ci sarebbero stati ben 150 mila morti in più. Tra l'altro da dicembre "il ministero avvierà una campagna di comunicazione con spot tv e radiofonici su reti Rai e altre emittenti per promuovere la vaccinazione anti-Covid e antinfluenzale, e verrà ricordato che le due vaccinazioni possono essere effettuate nella stessa seduta vaccinale".

Poi ha ribadito: "Nel rispetto del mandato che ho recentemente assunto come ministro della Salute e nel rispetto della mia professione di medico, nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto costituzionale garantito alla salute e alla cura di tutti i cittadini italiani".

Il ministro, oltre a rispondere (l'interpellanza era stata presentata dalla deputata del Partito democratico Debora Serracchiani) sulle intenzioni del governo rispetto alla prosecuzione della campagna vaccinale, ha anche precisato che il governo non ha "mai pensato di abbandonare l'uso delle mascherine negli ospedali e Rsa". E che, per quanto riguarda la pubblicazione dei dati relativi a nuovi contagi e decessi da Covid-19, "la raccolta dei dati continua ad essere giornaliera e pertanto solo la pubblicazione dei dati è settimanale ma i dati sono sempre disponibili". E ancora: "Rimane garantita alle autorità competenti la possibilità di acquisire le informazioni necessarie anche quotidiane, e se ci fossero cambiamenti degni di nota sarei io stesso a comunicarli immediatamente".

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